Ciad – Approvata riforma costituzionale. Deby fino al 2033

di AFRICA

Il Ciad è entrato nella quarta Repubblica. Ieri il parlamento ciadiano ha approvato la nuova Carta costituzionale che rafforza i poteri del Capo dello Stato Idriss Deby e potrebbe permettergli di rimanere al potere fino al 2033, dopo essere stato rieletto nel 2016 per un quinto mandato alla guida del paese. Lo riferisce la stampa di N’Djamena che parla di un voto avvenuto in un clima teso, con la sede dell’Assemblea nazionale blindata dalle forze di sicurezza.

Il progetto di riforma è stato approvato dal governo lo scorso 11 aprile, sulla base delle proposte emerse dal Forum ciadiano sulle riforme istituzionali tenuto lo scorso marzo. Per essere approvata, la bozza aveva bisogno della maggioranza di tre quinti del parlamento e il partito del presidente Deby (Movimento patriottico di salvezza, Mps) non ha avuto problemi a raggiungerla (132 a favore contro soli due contrari). L’opposizione ha boicottato il voto e aveva anzi esortato la popolazione a scendere in piazza per manifestare.

Tutte le riforme approvate dal parlamento ciadiano sono state infatti fortemente criticate da opposizione e società civile, le quali avevano boicottato anche il Forum e chiesto che venisse indetto un Referendum. Una richiesta avanzata anche dai vescovi del Ciad la scorsa settimana.

Secondo gli osteggiatori della riforma citati da Rfi, il vero obiettivo della nuova Carta sarebbe quello di rafforzare il potere del presidente Deby creando un “regime presidenziale integrale”. Infatti, tra le modifiche spicca la reintroduzione del limite di mandati presidenziali, che saranno al massimo due ed estesi da cinque a sei anni e l’abolizione della figura del primo ministro, misura che trasforma il paese dall’assetto fino ad ora semipresidenziale in una Repubblica presidenziale pura.

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