Centrafrica, “passi avanti ma ancora molto da fare”

di claudia

Il governo centrafricano ha compiuto dei progressi anche nei preparativi per le elezioni e nella riforma del settore della sicurezza secondo la ruandese Valentine Rugwabiza, rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite in Centrafrica (Rca) e capo della missione multidimensionale integrata di stabilizzazione delle Nazioni Unite nel Paese (Minusca). “L’impegno politico con i leader dei gruppi armati rimane essenziale e sta iniziando a dare risultati modesti”, ha detto ricordando lo scioglimento di quattro gruppi armati che erano firmatari dell’Accordo di pace del febbraio 2019.

Rugwabiza si è espressa a riguardo presentando ieri al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il rapporto sulla sicurezza in Rca. “Sono stati compiuti passi lodevoli e altri sono all’orizzonte”, ha dichiarato Rugwabiza, parlando in videoconferenza. “Allo stesso tempo, ci sono ancora opportunità per far progredire ulteriormente l’attuazione del processo politico e di pace e per sostenerne i risultati”.

Tuttavia, la rappresentante Onu ha parlato anche di una grave carenza finanziaria nel Paese e di altri ostacoli che la Rca deve affrontare, chiedendo il sostegno della comunità internazionale, sottolineando che la sfida sarà quella di assicurarsi che i funzionari eletti abbiano i mezzi per assumere i loro compiti ed esercitarli normalmente. “Le elezioni si svolgeranno in un contesto di sicurezza difficile e dobbiamo riconoscere che i gruppi armati potrebbero diventare dei guastatori”, ha dichiarato Rugwabiza al Consiglio. “Un’altra sfida sarà quella di assicurarsi che i funzionari eletti abbiano i mezzi per assumere i loro compiti ed esercitarli normalmente”.

Per quanto riguarda la sicurezza, ha affermato che mentre la Rca ha sperimentato una relativa stabilità e calma durante la stagione delle piogge, l’inizio della stagione secca ha visto un aumento delle attività dei gruppi armati e degli attacchi. Sebbene questo sia purtroppo il normale modello di conflitto nel Paese, nuovi sviluppi come l’uso di ordigni esplosivi e droni hanno avuto un impatto negativo sulla popolazione, sulle forze di sicurezza, sugli operatori umanitari e sulle forze di pace delle Nazioni Unite.

“La recrudescenza delle tensioni ai confini della Rca ha evidenziato la dimensione regionale della crisi di sicurezza centrafricana, soprattutto lungo le rotte della transumanza e nelle aree ricche di risorse del nord-ovest, del nord-est e del centro-sud, che sono punti caldi del conflitto”, ha aggiunto.

Secondo Rugwabiza per arginare “la marea di attività dei ribelli in queste aree sarà necessaria un’azione concertata da parte del Paese e dei suoi vicini, nonché una maggiore mobilitazione e cooperazione sub-regionale”.

Nel frattempo, la situazione umanitaria nella Rca continua a peggiorare. Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Pam) prevede che la percentuale di persone che soffrono di insicurezza alimentare acuta aumenterà a quasi il 50% quest’anno, rispetto al 44% del 2022. Un appello da 465 milioni di dollari lanciato questo mese mira a mobilitare fondi per interventi salvavita e Rugwabiza ha esortato i Paesi a sostenerlo.

In chiusura, il capo della Minusca ha esortato i partner a sfruttare “l’opportunità unica nella vita” offerta dalle elezioni locali per aiutare la Repubblica centrafricana a costruire le fondamenta della governance locale e ad accelerare la riforma del settore della sicurezza.

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