Burkina Faso, espulso l’addetto alla difesa dell’ambasciata francese

di claudia

La giunta militare del Burkina Faso ha ordinato all’addetto alla difesa dell’ambasciata francese di lasciare il Paese a causa di un comportamento “sovversivo”, si legge in una nota ripresa anche da Reuters. L’espulsione di Emmanuel Pasquier è l’ultimo segno dell’escalation di tensione tra la nazione dell’Africa occidentale e la Francia, suo ex colonizzatore, da quando il governo militare ha preso il potere con un colpo di Stato. La dichiarazione precisa che Pasquier e il suo personale avevano due settimane di tempo per lasciare il Paese.

Il governo di transizione autoproclamato del Burkina Faso ha già ordinato la partenza dell’ambasciatore francese e dell’alta funzionaria delle Nazioni Unite Barbara Manzi.

La Francia ha definito “fantasiose” le accuse mosse dal regime militare del Burkina Faso contro il suo addetto militare, Emmanuel Pasquier. Secondo quanto riportato dalla stampa francese, un portavoce del Ministero degli Affari Esteri francese ha dichiarato che “l’accusa di attività sovversiva” del governo di Ouagadougou “è evidentemente fantasiosa”.

Dal colpo di stato del 30 settembre 2022 e dall’avvento al potere del capitano Ibrahim Traoré, le relazioni diplomatiche tra Ouagadougou e Parigi, già colpite dall’aumento del risentimento antifrancese in Africa, si sono deteriorate. Le risorse diplomatiche francesi sono state prese di mira dai manifestanti ostili alla Francia durante il rovesciamento del potere civile nel settembre 2022.

Ouagadougou ha espulso, nel gennaio 2023, l’ambasciatore francese in Burkina Faso, Luc Hallade, sostenendo di “non avere più fiducia” in lui. A febbraio le autorità militari hanno chiesto e ottenuto anche la partenza di 400 soldati delle forze speciali francesi, di stanza dal 2010 nella periferia nordorientale di Ouagadougou.

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