Balotelli: «Un nero nella Lega? Vergogna». Salvini: «Scarso in campo e fuori»

di Enrico Casale
Salvini e Balotelli

Scintille tra Mario Balotelli, calciatore del Nizza di origini ghanesi, e Toni Iwobi, primo senatore nero della storia italiana eletto nelle file della Lega di Matteo Salvini (nella quale milita da anni).

«Forse sono cieco o forse non gli hanno detto ancora che è nero», ha affermato Balotelli, aggiungendo un «vergogna». Una frase dura, forse troppo dura. E, infatti, le risposte non si sono fatte attendere. Iwobi, intervistato da Radio Capital, ha replicato: «Balotelli? Preferisco ignorarlo, in questo momento. Non mi interessa quello che scrive, ne ho abbastanza delle polemiche: voglio pensare al mio territorio e al nuovo compito che mi hanno affidato. Lui è un grande giocatore e rimarrà tale, spero che si limiti a fare il suo bel lavoro, visto che è portato a farlo. Io ho due squadre del cuore: l’Atalanta e l’Inter. Se Balotelli giocasse nella mia squadra del cuore, certo tiferei per lui. Quando è andato al Milan ci sono rimasto male, visto che sono interista. La Lega razzista? Non lo è, lo dite voi».

Drastico invece Matteo Salvini: «Balotelli non mi piaceva in campo, mi piace ancor meno fuori dal campo». Colpito e affondato.

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