Attacco in Congo: la ricostruzione e i probabili responsabili

di Marco Trovato
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ā€œI membri del convoglio, sette persone compreso l’ambasciatore Luca Attanasio, sono stati prima portati nella boscaglia dagli assalitori che hanno parlato in kinyarwanda, prima di essere uccisi dagli stessi assalitori, durante uno scontro a fuoco tra questi ultimi e un gruppo di guardie forestali di pattuglia nella zona, con il sostegno di militari delle forze armate congolesiā€.

Questa la ricostruzione fornita a InfoAfrica da una fonte locale che preferisce restare anonima per motivi di sicurezza. Una ricostruzione che in parte corrisponde con quella diffusa in un comunicato dal ministero degli Interni congolese. Secondo questa fonte, raggiunta telefonicamente a Kibumba (Niyaragongo), nell’area del parco dei Virunga, una quarta persona sarebbe stata tratta in salvo ed ĆØ adesso ricoverata in ospedale. Non ĆØ chiaro cosa sia successo agli altri tre componenti del convoglio.

ā€œGli assalitori sono fuggitiā€ precisa la fonte, aggiungendo che si tratta di presunti miliziani delle Fdlr, una milizia di origine ruandese che da molti anni imperversa nella regione. ā€œMolti attacchi nella regione sono programmati. ƈ raro che accadano per caso. Si tratta a volte di imboscate a scopo di rapimento per chiedere un riscatto, a volte sono azioni commissionate, o ancora, possono essere commesse per eliminare gruppi rivaliā€.
Il fatto che il responsabile locale della polizia abbia affermato ā€œdi non essere stato al correnteā€ dello spostamento dell’ambasciatore nell’area, ā€œin una zona cosƬ pericolosa, ha suscitato sorpresa e molti interrogativiā€.
In un comunicato diffuso dalla Farnesina, il ministro degli esteri Luigi Di Maio, esprimendo ā€œsgomento e immenso doloreā€ per quanto avvenuto ha aggiunto che ā€œnon sono ancora chiare le circostanze di questo brutale attacco e nessuno sforzo verrĆ  risparmiato per fare luce su quanto accadutoā€.

Gli autori del triplice omicidio sarebbero dunque uomini delle Forze Democratiche per la liberazione del Ruanda (Fdlr), il principale gruppo residuo di ribelli ruandesi aderenti alla dottrina della supremazia Hutu, attivo nella regione del Parco del Virunga, nel Nord Kivu, responsabile di svariati attacchi mortali contro civili e guardie forestali.

Ma al momento non ci sono certezze. Secondo un censimento della Monusco (Missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Rd Congo), nelle regioni orientali del Paese sarebbero attivi un centinaio di gruppi armati, disseminati in un’ampia fascia forestale da vent’anni fuori del controllo delle autoritĆ , che va dalla frontiera con il Sud Sudan fino al Katanga.

Le principali sigle sono l’Adf (Forze democratiche alleate, formate in Uganda), svariati gruppi MaĆÆ-MaĆÆ congolesi, e – appunto – l’Fdlr (Forze democratiche per la liberazione del Rwanda), gruppo di miliziani formato dagli estremisti Hutu del Ruanda scappati nel Congo orientale dopo aver partecipato al genocidio in Ruanda nel 1994.

(Celine Camoin)

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