Il presidente camerunese Paul Biya compie oggi 92 anni, ma oltre al tradizionale taglio della torta, quello che attende oggi il Paese è un possibile annuncio della candidatura, o meno, del capo dello Stato alle elezioni presidenziali programmate quest’anno. Colui che i camerunesi soprannominano “La Sfinge”, nonostante l’età e la debole salute – la sua voce si sentiva appena nel recente discorso ai giovani della nazione – non si è chiaramente candidato finora, ma in tutti i suoi interventi ha detto di essere ancora impegnato al massimo a fianco del popolo e del Paese.
Paul Barthélemy Biya’a Bi Mvondo è nato il 13 febbraio 1933 a Mvomeka’a. È figlio di Anastasie Eyenga Ellé e di Etienne Mvondo Assam, un catechista che vide in lui un futuro sacerdote. Dopo gli studi secondari al Lycée Général-Leclerc di Yaoundé, ha studiato successivamente a Parigi al Lycée Louis-le-Grand, alla Sorbona, all’Istituto di studi politici, dove ha ottenuto la laurea in diritto pubblico nel 1961, e all’Istituto di studi avanzati d’oltremare. Durante i suoi anni da studente non prese parte ad alcuna forma di attivismo politico, scrive ActuCamerun.
Fece carriera sotto la presidenza di Ahmadou Ahidjo, ricoprendo il ruolo di funzionario di missione della presidenza (1962-1965), capo dello staff e segretario generale del Ministero dell’istruzione nazionale, della gioventù e della cultura (1965-1967), direttore del gabinetto civile (1967-1968) e ministro segretario generale della presidenza (1968-1975).
Capo del governo dal 1975, prese il controllo del paese dopo le inaspettate dimissioni di Ahmadou Ahidjo nel 1982. Consolidò il suo potere dopo un tentativo di colpo di stato da parte della guardia presidenziale nel 1984.
Negli anni ’80 introdusse riforme politiche e poi, sotto forte pressione, accelerò l’attuazione della politica multipartitica. Eletto senza oppositori nel 1984 e nel 1988, vinse le elezioni presidenziali del 1992, prima di essere rieletto con un’ampia maggioranza nel 1997, 2004, 2011 e 2018.
A 92 anni, Paul Biya è il leader eletto più anziano in carica al mondo e il quarto più anziano in carica (dopo il sultano Hassanal Bolkiah, il re Carlo XVI Gustavo e il presidente Teodoro Obiang Nguema Mbasogo). La sua leadership è altamente controversa, ma il sistema che ha forgiato lungo i 42 anni di presidenza prevede fedeltà e vantaggi da parte di un’ampia fetta di funzionari e attivisti del suo partito. L’opposizione subisce repressione e non riesce ad unirsi per fare un fronte comune per l’alternanza