Sudan – «Potremmo ritirare le truppe dallo Yemen»

di Enrico Casale
omar al bashir

Il governo sudanese ha annunciato che sta «rivedendo la sua partecipazione militare alla coalizione militare guidata dai sauditi in Yemen».  Ali Salem, il ministro della Difesa sudanese che, a nome dell’esecutivo, ha detto: «Prenderemo una decisione che porterà benefici al Paese», riconoscendo le pesanti perdite delle forze sudanesi nella Penisola araba. Non sono stati forniti dati ufficiali sul numero dei soldati del contingente, ma si stima ne facciano parte 6.000 militari. Secondo molti osservatori, questo annuncio potrebbe preludere a un ritiro dal pantano yemenita. Un ritiro voluto dalla società civile che fa continue pressioni sui parlamentari sudanesi.

L’apertura di una riflessione sulla presenza dell’esercito sudanese nello Yemen inoltre arriva mentre il Sudan sta attraversando una grave crisi di bilancio. Una crisi che ha spinto Khartoum alla chiusura di 13 missioni diplomatiche all’estero e una riduzione del personale nel Ministero degli Affari esteri.

Nel sostenere l’Arabia Saudita, Omar al-Bashir sperava che gli Stati Uniti (alleato di Riyad) levassero le sanzioni economiche. Ma Washington, al momento, non ha ancora provveduto.  Khartoum inoltre ha accusato i Paesi del Golfo di non fornire alcun sostegno finanziario in cambio del suo coinvolgimento nel conflitto yemenita. Questo conflitto rappresenta un onere considerevole per il bilancio sudanese.

Il Sudan, sotto pressione, potrebbe così ritirare le truppe, a meno che la coalizione non si riunisca mettendo a bilancio i fondi necessari a Khartoum.

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