Sudafrica, prima della pandemia…

di Marco Trovato

Spiagge e piscine prese d’assalto da decine di migliaia di bagnanti. Questa foto è stata scattata un anno fa a Durban, in Sudafrica. Prima che il mondo fosse sconvolto dal Coronavirus. A guardarla oggi sembra l’immagine di un altro mondo. Il 21 dicembre nell’emisfero australe inizia ufficialmente l’estate, il periodo più caldo dell’anno, ma le autorità hanno vietato l’accesso ai litorali marini per evitare assembramenti. Il Sudafrica, nazione africana più colpito dalla pandemia, è alle prese con una seconda ondata di contagi che ha spinto il governo a imporre un nuovo giro di vite sulle attività sociali e ricreative. In questi giorni, agenti di polizia pattugliano il lungomare di Durban impedendo di avvicinarsi al mare. I tradizionali festeggiamenti “balneari” di Capodanno sono stati interdetti. Non era mai avvenuto prima. I casi accertati di contagi in Sudafrica ad oggi sono circa 895.000: oltre un terzo del totale dei casi registrati in tutto il continente africano dove i morti legati alla pandemia sono circa 58mila (su una popolazione di un miliardo e 300 milione di abitanti): il tasso di mortalità più basso al mondo.

(credito Rajesh Jantilal / Afp)

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