Senegal, alta tensione tra Ousmane Sonko e Macky Sall

di Stefania Ragusa

Il 2 gennaio il partito di opposizione Pastef (Patriotes du Sénégal pour le travail, l’éthique et la fraternité), guidato da Ousmane Sonko, ha lanciato la raccolta fondi del Nemmeeku Tour, rivolta anche ai senegalesi della diaspora, raccogliendo in pochissimo tempo 125 milioni di franchi CFA, ossia circa 192mila euro. Il giorno dopo il governo in carica ha fatto sentire la sua voce attraverso il ministero dell’Interno. Il ministro Antoine Félix Diome ha diramato una comunicazione in cui è ventilato lo scioglimento di Pastef: «Ogni partito politico che riceve sussidi dall’estero o da stranieri stabiliti in Senegal è soggetto a scioglimento», vi si legge. «I partiti politici non possono beneficiare di risorse diverse da quelle provenienti dai contributi, donazioni e lasciti dei loro membri e simpatizzanti nazionali, e dai profitti realizzati in occasione delle manifestazioni».

«È intimidazione», ha risposto El Malick Ndiaye, portavoce delle comunicazioni del partito. «Questa campagna è legale e trasparente, indipendente da qualsiasi lobby. Continueremo fino al 2024».
Ousmane Sonko, che è arrivato terzo alle elezioni presidenziali del 2019 con il 15% dei voti,
rappresenta da tempo una spina nel fianco per il presidente senegalese Macky Sall. Per governare in modo più “confortevole” e prepararsi alle presidenziali del 2024 (alle quali in teoria non potrebbe concorrere, essendo già al secondo mandato), Macky Sall ha adottato la strategia di cooptare gli oppositori, anche a costo di sacrificare i compagni di cordata. Con Sonko però questo tipo di approccio non ha dato frutti. Poche ore dopo il comunicato stampa del ministro dell’Interno, Pastef ha chiesto ai suoi attivisti e sostenitori di concentrarsi sugli obiettivi, in particolare quelli legati alla campagna di raccolta fondi, ignorando sostanzialmente l’avviso ministeriale.
Pastef ritiene che l’iscrizione massiccia al Nemmeeku tour 2021, che ha coinvolto molti senegalesi all’estero ma è avvenuta nella massima trasparenza, attesta un alto livello di consapevolezza da parte dei sostenitori rispetto al significato della battaglia in campo. «Questa modalità di finanziamento», si legge in una comunicazione del partito, «è molto promettente per l’orientamento scelto dal partito e che bisognerà imprimere nei rapporti tra gli individui, all’interno dello Stato, nella gestione del bene pubblico e dei beni pubblici».
Attraverso questa modalità di finanziamento Pastef ricorda ai suoi attivisti e sostenitori l’importanza, per un partito costruito e sostenuto dall’Etica, di rispettare la normativa sui partiti politici. «La dirigenza nazionale del Partito si congratula, incoraggia e ringrazia sinceramente i senegalesi, qui e nella diaspora, che hanno accettato di dare il loro contributo finanziario a questo progetto comune di costruire un altro Senegal. Li invita a rimanere molto mobilitati e a preparare le prossime campagne del Nemmeku Tour, per andare sempre più in alto e più avanti sulla strada per il raggiungimento degli obiettivi politici».

Si attende adesso la prossima mossa di Macky Sall.

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