Per il quinto anno consecutivo i rifugiati nel mondo aumentano. Per il quinto anno consecutivo il numero dei profughi ĆØ un record. Per il quinto anno consecutivo la stragrande maggioranza dei rifugiati ĆØ africano.
Il rapporto dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha conteggiato nel 2017 ben 68,5 milioni di profughi. Mai cosƬ tanti. A rendere preoccupante la situazione poi ĆØ l’incremento: il 2016 sul 2015 registrava un aumento di 300mila unitĆ . L’incremento del 2017 sul 2016 ĆØ di oltre tre milioni di persone. Un dato che fa paura.
Il numero di rifugiati a livello globale ĆØ una sorta di segnale di malattia, come la febbre per un corpo umano. Se il mondo produce rifugiati ĆØ un mondo che non sta bene, che produce sofferenza contraddicendo la mitologia del progresso umano che dovrebbe invece allargare ed estendere il benessere. Insomma il nostro pianetaĀ ā e l’organizzazione sociale, politica ed economica che governa gli oltre sette miliardi di persone che lo abitanoĀ ā ĆØ malato.
Tutti quelli che ritengono che le migrazioni sono un male che affligge l’umanitĆ si mettano il cuore in pace: sul nostro pianeta c’ĆØ un serbatoio di potenziali migranti che rende il fenomeno delle migrazioni inevitabilmente in crescita.
E, secondo i dati dell’UNHCR, l’Africa rappresenta il più grande serbatoio di migranti. Dunque il Mediterraneo sarĆ sempre più attraversato da africani che cercano rifugio, protezione, o semplicemente una vita con qualche chances in più in Europa.
Quali sono i principali serbatoi africani? Se si va a vedere si scopre che sono serbatoi che in molti casi noi stessi (per interessi, per ragioni economiche o politiche) abbiamo contribuito a riempire: la regione intorno al Lago Ciad, il Sud Sudan attraversato dalla guerra civile, la Repubblica Democratica del Congo con le sue immense ricchezze minerarie.
(Raffaele Masto ā Buongiorno Africa)