Rd Congo, l’esercito annuncia la ripresa dei territori occupati dall’M23

di claudia

L’esercito congolese ha annunciato ieri che presto riprenderà “tutte le località occupate dai ribelli dell’M23 (Movimento del 23 marzo) nell’est della Repubblica Democratica del Congo (Rdc)” per quasi un anno.

“Tutte le aree sotto l’occupazione dell’M23 saranno riprese dalle forze armate della Rdc (Fardc) senza alcuna forma di negoziazione”, ha dichiarato il generale Chiko Tshitamnwe, vice capo di stato maggiore responsabile delle operazioni dell’esercito congolese, in una conferenza stampa a Goma, città del Congo orientale.

Le autorità congolesi accusano il Ruanda di fornire sostegno militare ai ribelli, che dal marzo 2022 stanno conducendo una grande offensiva nei territori di Rutshuru, Nyiragongo e Masisi, per imporre un dialogo diretto con il governo congolese. Kigali nega qualsiasi sostegno ai ribelli dell’M23, accusando l’esercito congolese di collusione con una ribellione hutu ruandese nell’est della Rdc. Lunedì sono stati registrati combattimenti tra l’esercito e i ribelli dell’M23 nel territorio di Masisi, a diversi chilometri da Goma, tre giorni dopo che un nuovo vertice dei capi di Stato dell’Africa orientale aveva ordinato un cessate il fuoco.

A margine del vertice dell’Unione Africana (Ua), i capi di Stato della Comunità dell’Africa Orientale (Eac), riunitisi venerdì, hanno nuovamente chiesto “un cessate il fuoco immediato” e hanno chiesto il “ritiro di tutti i gruppi armati entro il 30 marzo” nella Rdc orientale.

L’esercito congolese ha accusato “l’M23 e l’esercito ruandese” di attacchi “diffusi”, lunedì, contro quattro delle sue postazioni nelle località di Kyehemba, Butchalwichi, Kihusha e Lubula, nel territorio di Masisi. Questi scontri “hanno appena causato sfollamenti di massa, una tragedia umanitaria”, ha dichiarato l’esercito congolese in un comunicato.

L’M23 è un’ex ribellione che è stata sconfitta nel 2013 e le cui truppe si sono rifugiate in Ruanda e Uganda. Il nome deriva da un accordo di pace firmato dal governo della Rd Congo e da un’ex milizia filo-tutsi il 23 marzo 2009. Il gruppo tutsi accusava da tempo il governo congolese di emarginare la minoranza etnica tutsi del Paese e voleva combattere una milizia a maggioranza hutu con sede nella Rd Congo, chiamata Fdlr (Forces démocratiques pour la libération du Rwanda).

Alla fine dello scorso anno i ribelli M23 hanno ripreso le armi, accusando le autorità di non aver rispettato gli accordi di pace che prevedevano anche la smobilitazione e l’integrazione dei combattenti nelle forze di sicurezza governative. L’M23 ha quindi condotto offensive su larga scala a partire da marzo nella provincia del Nord Kivu, conquistando diverse località importanti. Secondo le Nazioni Unite, più di 500.000 persone sono fuggite dai combattimenti. 

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