Nigeria, vertici militari “dimissionati” dal presidente

di Stefania Ragusa

Formalmente non è stato un licenziamento ma un assenso di fronte a una presentazione congiunta di dimissioni. Martedì sera la notizia del cambio ai vertici militari della Nigeria è stata data da Muhammadu Buhari attraverso il suo account twitter. Poche ore dopo è entrato in azione il consulente del presidente per la comunicazione, Femi Adesina, che ha diffuso una nota in cui si diceva che il presidente aveva accettato “le dimissioni immediate dei capi servizio e il loro ritiro dal servizio”. Sulle ragioni di questo nuovo corso Buhari non ha detto nulla, Adesina quasi nulla. È opinione diffusa tra gli osservatori, tuttavia, che a determinarlo abbia molto contribuito il timore per una perdita di consenso legata alla questione sicurezza.
I quattro dimissionari (o dimissionati) sono il generale Gabriel Olonisakin, capo di stato maggiore della difesa; il tenente generale Tukur Buratai capo di stato maggiore dell’esercito; il maresciallo Abubakar Sadique, capo di stato maggiore dell’aeronautca, e il vice ammiraglio Ibok Ibas, capo di stato maggiore della marina. In base alla loro anzianità di servizio avrebbero dovuto essere tutti in pensione da più di due anni. Il presidente, però, li aveva tenuti in carica adducendo meriti e necessità strategiche e facendo diventare il loro mandato – iniziato a luglio del 2015 – il più lungo nella storia della Nigeria indipendente.
Anche per questo, dicono gli osservatori, il presidente ha voluto presentare il ricambio come se fosse un’idea loro e ha speso parole di elogio per i militari uscenti. Li ha ringraziati per i “risultati travolgenti nei nostri sforzi per portare una pace duratura nel nostro caro Paese”. Risultati che l’opinione pubblica e il Parlamento continuavano a non vedere. Almeno in tre diverse occasioni, l’Assemblea nazionale aveva chiesto infatti un cambio ai vertici in ragione del peggioramento della situazione della sicurezza. In ogni occasione, il presidente ha ignorato la richiesta.
Inizialmente Olonisakin Buratai, Sadique e Ibas avevano raccolto consensi per il modo in cui avevano affrontato Boko Haram e la sua fazione Iswap. Tuttavia, come ha ricordato Ishaq Khalid per la Bbc, “la situazione della sicurezza in tutto il Paese è peggiorata, con i banditi che hanno scatenato il caos negli Stati nord-occidentali e centro-settentrionali, Boko Haram che ha effettuato attacchi nel nord-est e i rapimenti che sono diventati la norma in diversi Stati in tutta la Nigeria”. L’escalation di rapimenti ha rappresentato il principale capo d’accusa per i generali.
“I nigeriani, che attendevano questa mossa da tempo, sperano che i nuovi capi della sicurezza lavoreranno per rendere il Paese più sicuro”, ha osservato Khalid. “Gli analisti dicono però che occorre fare di più per fornire ai militari le giuste attrezzature e finanziamenti, oltre a prendersi cura del benessere di truppe, prima che si vedano cambiamenti tangibili”. Il cambio ai vertici è stato in ogni caso accolto con favore dal mondo politico e dagli esponenti di organizzazioni e sindacati.
I nuovi capi dell’esercito sono il maggiore generale Lucky Irabor è il nuovo capo di stato maggiore della Difesa, il generale Ibrahim Attahiru è il nuovo capo di stato maggiore dell’Esercito; il contrammiraglio Awwal Gambo è il nuovo capo di stato della Marina; il vice maresciallo dell’Air Isiaka Amao è il nuovo capo di stato maggiore dell’Aeronautica.

(Stefania Ragusa)

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