Nigeria, l’insicurezza attanaglia la capitale Abuja

di claudia
boko haram

di Valentina Milani

Una serie di attacchi e minacce registrati nelle settimane scorse nelle immediate vicinanze della sede del governo nigeriano ad Abuja, da parte di gruppi islamisti e altri gruppi armati, sta causando paura e apprensione tra i cittadini del Territorio federale della capitale (Fct) e di tutto il Paese. A puntare i riflettori sulla situazione è Human rights watch.

“La polizia nigeriana ha assicurato ai cittadini di aver aumentato la sicurezza nella regione federale, che comprende Abuja, ma questi attacchi e minacce, anche di rapire il presidente, indicano un allarmante deterioramento della situazione della sicurezza della nazione”, si legge nella nota. Secondo l’organizzazione di difesa dei diritti umani, le autorità devono garantire un’adeguata sicurezza a tutti i civili nel rispetto dei diritti umani.

“I recenti eventi che si sono verificati nella capitale confermano i timori di molti nigeriani che la minaccia degli insorti islamici e di altri gruppi armati sia ormai una minaccia nazionale che ha raggiunto livelli critici”, ha dichiarato Anietie Ewang, ricercatrice sulla Nigeria di Human Rights Watch. “La capacità dei gruppi di espandersi al di fuori delle loro basi, anche nella capitale del Paese, significa che le autorità devono ampliare notevolmente i loro sforzi per proteggere la popolazione”.

La Nigeria è coinvolta in un conflitto nella regione nordorientale con Boko Haram, un gruppo di insorti islamici, e le sue fazioni distaccate, tra cui la Provincia dell’Africa occidentale dello Stato islamico (Iswap). Questi gruppi uccidono e rapiscono persone nel tentativo di rovesciare il governo e stabilire uno Stato islamico. Nel Nord-Ovest, anni di conflitto tra pastori nomadi, principalmente di etnia Fulani, e comunità agricole di etnia Hausa hanno dato origine a una proliferazione di potenti bande criminali dotate di armi sofisticate che terrorizzano le comunità e uccidono, saccheggiano e rapiscono persone, tra cui scolari, a scopo di riscatto.

Il 5 luglio, uomini armati hanno attaccato un carcere di minima sicurezza a Kuje, una comunità all’interno del distretto federale, a circa 40 chilometri da Abuja. Durante l’attacco, di cui la Provincia dell’Africa occidentale dello Stato Islamico ha rivendicato la responsabilità, sono fuggiti circa 900 detenuti, tra cui più di 60 sospetti di Boko Haram. Gli analisti della sicurezza hanno anche evidenziato il coinvolgimento di Ansaru, una fazione scissionista di Boko Haram sostenuta da Al Qaeda, nell’attacco, anche se la portata del suo coinvolgimento non è chiara.

Il 25 luglio, assalitori non identificati hanno ucciso sei ufficiali della brigata della guardia presidenziale, una forza d’élite dell’esercito incaricata di proteggere il presidente e l’area federale, a Bwari, una comunità della regione federale dove si trova un campus della Nigeria Law School. Gli agenti sono stati dispiegati per garantire la sicurezza dopo che la direzione della scuola di legge ha ricevuto una lettera da fonti non identificate che minacciava un imminente attacco alla scuola.

In risposta, il ministero dell’Istruzione federale ha annunciato la chiusura immediata di tutti i college del governo federale nella regione per garantire la sicurezza degli studenti.

Il 29 luglio, i media hanno riferito che uomini armati hanno attaccato un posto di blocco militare nella regione federale, lungo l’autostrada Abuja-Kaduna, divenuta famosa negli ultimi anni per i rapimenti e altri attacchi contro i cittadini.

Il 24 luglio, sui social media è apparso un video che mostra le vittime rapite di un attacco avvenuto a marzo da parte di presunti membri dell’Iswap su un treno partito da Abuja e diretto nello Stato di Kaduna, mentre vengono picchiate dai loro rapitori. Nel video, i membri del gruppo armato hanno minacciato di uccidere o vendere le vittime come prigionieri ad altri se il governo non avesse aderito alle loro richieste, tra cui il rilascio di alcuni membri dell’Iswap e il pagamento di un riscatto. Hanno anche minacciato di rapire il presidente Muhammadu Buhari e altri funzionari governativi.

Questi incidenti e altre notizie di rapimenti nella regione federale hanno diffuso paura, panico e apprensione tra i cittadini, testimonia Hrw.

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