Mozambico, “povertà e terrorismo nuove minacce alla pace”

di claudia
Joaquim Chissano

L’ex presidente del Mozambico Joaquim Chissano (nella foto) ha indicato povertà, analfabetismo e terrorismo come “nuove minacce” alla pace in Mozambico, sottolineando che i gruppi armati “manipolano e ingannano” i poveri contro la società e lo Stato.

L’ex capo di Stato, che ha guidato il Paese dal 1986 al 2005, è intervenuto durante la conferenza “Mozambico, indipendenza nazionale: guadagni e sfide nel concerto delle nazioni”, per fare il punto sui 48 anni di indipendenza della nazione, che verranno celebrati il prossimo 25 giugno. Ha affermato che “i poveri sono facilmente manipolabili e ingannati in iniziative perniciose contro lo Stato e contro la società”. Tuttavia, Joaquim Chissano ha ritenuto un errore presumere che la povertà da sola scateni le guerre, come quella del “terrorismo” nella provincia di Cabo Delgado, nel nord del Paese, sottolineando che esiste una povertà estrema “in quasi tutto il territorio nazionale”.

“È meglio dire che i terroristi usano i poveri, perché li trovano molto vulnerabili a false promesse di lavoro e persino di istruzione formale”, ha detto Joaquim Chissano.

Incentrando il suo intervento sul tema “identità nazionale e mozambicanità”, l’ex capo dello Stato ha avvertito dell’esistenza di interessi nazionali e stranieri nel caos della provincia di Cabo Delgado, finalizzati allo sfruttamento sfrenato delle risorse naturali ivi esistenti.

Altre nuove minacce alla pace, alla sicurezza e allo sviluppo in Mozambico, ha proseguito, sono l’impatto del cambiamento climatico, in quanto può causare distruzioni peggiori delle guerre, così come i crimini ambientali, tali il bracconaggio, poiché decimano gli ecosistemi e le risorse della popolazione.

L’ex statista ha poi difeso un’educazione collettiva alla pace, che inizia in famiglia, passa per le scuole e attraversa istituzioni pubbliche e private. “L’unità nazionale è qualcosa che va sempre tutelata, perché, altrimenti, le fondamenta delle fondamenta dello Stato del Mozambico verranno erose e lo Stato crollerà”, ha ribadito, ricordando che “diversi Stati nel mondo sono scomparsi, per non aver preso sul serio e in considerazione il tema dell’unità nazionale”.

L’ex presidente ha inoltre sostenuto la creazione di un’agenda di sviluppo nazionale a lungo termine, attraverso un ampio consenso tra tutti i segmenti sociali, in modo che il Paese abbia una direzione, indipendentemente dal partito al potere.

La provincia di Cabo Delgado sta affrontando da cinque anni un’insurrezione armata con alcuni attacchi rivendicati dal gruppo estremista Stato islamico. L’insurrezione ha portato a una risposta militare dal luglio 2021 con il sostegno del Rwanda e della Comunità per lo sviluppo dell’Africa australe (Sadc), liberando distretti vicini a importanti progetti del gas, ma nuove ondate di attacchi sono da allora emerse nel sud della regione e nella vicina provincia di Nampula. Il conflitto ha già provocato un milione di sfollati, secondo le Nazioni Unite, e circa 4000 morti, secondo il progetto di registrazione del conflitto Acled.

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