Mauritius, arrestato il capitano della nave incagliata

di Marco Trovato

Svolta nelle indagini sulla nave incagliata al largo delle isole Mauritius e che ha rovesciato migliaia di tonnellate di combustibile nell’Oceano Indiano e sulla costa.

Sunil Kumar Nandeshwar, capitano della MV Wakashio, è stato arrestato con l’accusa di “aver messo in pericolo la sicurezza della navigazione” ed è in custodia cautelare in attesa di un’udienza per la libertà su cauzione in programma la prossima settimana.

E’ stato messo agli arresti anche il primo ufficiale della nave.

“Stiamo conducendo un’indagine completa e interrogando tutti i membri dell’equipaggio”, fanno sapere dalla polizia di Port Louis, la capitale delle Mauritius. Pare che il capitano fosse responsabile già di altri recenti incidenti avvenuti in altre parti del mondo.

Incagliata, incrinata, spezzata: una nave sfortunata

La nave trasporta-rifiuti Wakasio, giapponese di proprietà, ma battente bandiera panamese, si è arenata intorno ad una barriera corallina il 25 luglio scorso e, dopo essere stata colpita da violenti onde per diversi giorni, si è incrinata e il 6 agoasto ha iniziato a perdere carburante, oltre 1.000 tonnellate, nelle acque turchesi della laguna di Mahebourg. Il 15 agosto si è spezzata in due per una crepa nella stiva.

La maggior parte delle restanti 3.000 tonnellate di carburante è stata pompata fuori dalla nave prima che si dividesse in due, ma i gruppi ambientalisti hanno avvertito che i danni alle barriere coralline circostanti potrebbero essere irreversibili.

La nave Wakashio avrebbe dovuto rimanere ad almeno 10 miglia (16 chilometri) dalla costa, ma si è incagliata ad appena un miglio dall’isola.
La società di navigazione giapponese Nagashiki Shipping, proprietaria della nave, sta indagando sul perché la Wakashio sia andata fuori rotta e ha inviato alle Mauritius degli esperti per aiutare a ripulire i danni.

Il governo delle Mauritius has chiesto un risarcimento danni alla compagnia e piena collaborazione per fare luce su un incidente che rischia di provocare un disastro ambientale (ed economico) di proporzioni spaventose.

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