Madagascar, devastazione dopo il passaggio del ciclone Gamane

di claudia
ciclone ava

 Il ciclone Gamane, che ha colpito la punta nord del Madagascar ieri all’alba, ha causato il decesso di almeno 11 persone e costretto più di 11.000 individui ad abbandonare le proprie abitazioni, secondo quanto riportato dal Bureau National de Gestion des Risques et Catastrophe (BNGRC) del Paese.

Tra i recenti cicloni che hanno interessato la nazione insulare nell’oceano Indiano, Gamane si è distinto per la sua imprevedibilità. Con venti medi di 150 km/h e raffiche che hanno anche superato i 210 km/h, accompagnati da intense precipitazioni, Gamane è stato successivamente declassato a forte tempesta tropicale. Tuttavia, la sua quasi stazionarietà in una zona remota dell’isola ha complicato la raccolta dei dati.

Al momento dell’ultimo aggiornamento, le regioni di Diana e Sava, nell’estremo nord dell’isola, erano ancora in allerta rossa. A soli dodici ore dal suo arrivo, le previsioni meteo locali non prevedevano che il ciclone avrebbe colpito direttamente l’isola, ma una deviazione improvvisa ha portato Gamane a impattare il distretto di Vohemar alle 5:45 di mercoledì.

Il generale Elack Andriakaja, direttore del BNGRC, ha espresso sorpresa per la direzione presa dal ciclone, pur confermando che il Paese era preparato e sottolineato la rarità di un ciclone con caratteristiche simili, il cui movimento quasi stazionario ha causato danni significativi alle infrastrutture e intensificato il rischio di inondazioni a causa delle prolungate precipitazioni.

Gamane ha lasciato il segno con allagamenti, ponti e strade sommersi e interruzioni delle vie terrestri, aggravando le condizioni create da una settimana di forti piogge precedenti l’arrivo del ciclone. Con ulteriori 100 millimetri di pioggia previsti nelle prossime 24 ore, le autorità hanno invitato la popolazione a rimanere in casa e seguire le istruzioni delle autorità locali.

La tempesta tropicale, muovendosi ora a una velocità di 9 km/h, dovrebbe dirigersi verso l’Oceano Indiano, uscendo dalla terraferma attraverso la penisola di Masoala, sulla costa orientale, nel pomeriggio di giovedì, come indicato dalle previsioni meteo malgasce. Questo evento sottolinea ulteriormente la vulnerabilità di Madagascar agli impatti dei cambiamenti climatici e la necessità di una risposta coordinata e preventiva ai disastri naturali.

Condividi

Altre letture correlate: