A un primo sguardo ricorda il Diario di una Schiappa di Jeff Kinney, la serie di libri un poā scritti e molto disegnati, che ha fatto breccia nel cuore e nella testa di ragazzini di tutto il mondo. Pianeta Omar però porta immediatamente il lettore allāinterno di un mondo ādiversoā eppure del tutto quotidiano: quello di un ragazzino che cresce in Inghilterra e fa parte di una famiglia musulmana, colta e moderna. Omar, lo apprendiamo immediatamente, ha una grande immaginazione e odia i marshmallow. Ha un fratello piccolo, Esa, che riesce a urlare più forte della sirena di unāambulanza; una sorella grande, Maryam, che ruba pasticcini e conosce giĆ 28 sure del Corano a memoria; una mamma scienziata che porta lāhijab e un papĆ scienziato anche lui che sfoggia una barba degna del Profeta. Omar racconta la sua vita tra scuola, amici e famiglia e offre uno sguardo interno e ironico su un mondo che troppo spesso per ignoranza e diffidenza viene immaignato āa parteā.

Lāautrice, Zanib Mian, ha molto in comune con la mamma di Omar (ha studiato Biologia cellulare molecolare all’University College di Londra e insegnato Scienze nelle scuole secondarie) ha creato questo personaggio per creare inclusione con leggerezza e, al tempo stesso, accuratezza. Il successo del personaggio lāha convinta a dedicarsi in via esclusiva allāeditoria per ragazzi fondando una sua casa editrice: la Sweet Apple Publishers che ha una mission ben definita: pubblicare libri di qualitĆ che aiutino i lettori più giovani a riflettere e a capire meglio il mondo in cui si trovano, con tutte le sfaccettature del caso.
La decisione di impegnarsi in questo settore ĆØ stata maturata circa tre anni fa, in un momento in cui, anche a causa di Brexit, lāostilitĆ e le manifestazioni di odio e intolleranza verso i bambini musulmani, erano cresciute in modo allarmante nel Regno Unito, come rilevato da uno studio presentato dalla National Society for the Prevention of Cruelty to Children. Zanib, araba di origine ma nata e cresciuta a Londra, ha ritenuto che non fosse più possibile restarsene con le mani in mano. Bisognava mettere a punto una serie di strumenti per rompere la cortina di pregiudizi che avvolgeva e ingessava le famiglie musulmane. Il libro poteva essere un ottimo strumento di inclusione: da un lato avrebbe raccontato una realtĆ diversa, dallāaltro avrebbe fornito ai piccoli di religione islamica unāoccasione per specchiarsi e riconoscersi. Ā«Volevo che i bambini musulmani avessero un personaggio con cui relazionarsi. Ma questo in realtĆ ĆØ un libro che tutti possono apprezzare, che permette a tutti di relazionarsi con questa famiglia, questo ragazzo, e di capire che non siamo poi cosƬ diversiĀ», ha dichiarato Zanib in una recente intervista.
La casa editrice il Castoro, che per inciso pubblica anche il Diario di una Schiappa, ha portato in libreria le avventure di Omar proprio in questi giorni. Certamente tra Regno e Unito e e Italia ci sono varie e importanti differenze, ma i punti di contatto con la realtĆ locale sono comunque presenti e numerosi.
(Stefania Ragusa)