L’aviazione etiope bombarda diverse basi delle milizie tigrine

di claudia

Il governo etiope ha dichiarato che i caccia dell’aviazione militare hanno attaccato più basi utilizzate dai ribelli del Tigray. Secondo quanto riferito ai media, le forze di difesa nazionali etiopiche hanno preso di mira località chiave, tra cui un centro di addestramento militare del Fronte popolare di liberazione del Tigray (Tplf). L’aeronautica ha affermato che un gran numero di reclute sono rimaste vittime nel centro bombardato.

“Un altro obiettivo era a Kiliwwa o Haji Meda, una posizione strategica tra il nord di Wollo e Afar”, ha dichiarato un portavoce delle forze armate alle agenzie internazionali.  Il Tplf non ha commentato le affermazioni del governo etiope e non ha comunicato il bilancio delle vittime che si trovavano nel centro di addestramento.

Jaal Marroo, il comandante dell’Esercito di liberazione oromo (Ola) che combatte, insieme ai ribelli tigrini del Fronte popolare di liberazione del Tigray, il governo etiope, ha avvertito in una dichiarazione di un imminente attacco nella capitale dell’Etiopia, Addis Abeba, dicendo che le sue forze erano molto vicine alla capitale. Il leader della milizia oromo ha inoltre sostenuto che la guerra finirà “molto presto”. La crisi etiopica è complessa e le informazioni che giungono dal Paese scontano necessariamente il peso della propaganda che da una parte e dall’altra rende più difficile distinguere i fatti dalle dichiarazioni di facciata. 

Il portavoce del Tplf, Getachew Reda, ha confermato la dichiarazione di Berhane Gebrechristos, portavoce dell’Ola, secondo cui il Tplf e almeno altri sette partiti politici di opposizione in Etiopia hanno dato vita al partito Fronte unito delle forze federaliste etiopiche con l’obiettivo di rimuovere il primo ministro Abiy Ahmed dal potere. Un portavoce dell’ufficio del primo ministro ha detto all’agenzia Anadolu che il governo è a conoscenza dell’alleanza delle fazioni etiopi, ma l’ha liquidata come “una trovata”.

Secondo l’Onu, più di due milioni di persone sono sfollate a causa della guerra e si profila una catastrofe umanitaria. In uno sforzo per mediare la pace tra le parti in guerra, l’inviato speciale dell’Unione africana per l’Africa orientale, l’ex presidente nigeriano Olusegun Obasanjo, ha incontrato i leader del Tplf a Macallè, la capitale della regione del Tigray. Obasanjo ha informato la missione di pace dell’Unione africana del suo incontro, ma nessun dettaglio è stato rivelato dall’Unione Africana ai media. Ci sono state ulteriori richieste dalla comunità internazionale, compresi i governi regionali, per porre fine alle ostilità attraverso il dialogo e i negoziati. 

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