Benin, Talon e Macron hanno firmato l’atto per la restituzione dei tesori reali di Abomey

di claudia

I presidenti Patrice Talon e Emmanuel Macron hanno firmato questa mattina, presso il Palazzo dell’Eliseo a Parigi, l’atto di trasferimento di proprietà delle 26 opere facenti parte dei tesori reali di Abomey che la Francia restituisce così al Benin . Come precisa la stampa locale e internazionale, un aereo cargo è quindi in partenza per Cotonou dove i pezzi – tra cui tre grandi statue reali, troni, sedie e altari portatili – sono attesi per domani lasciando definitivamente il Museo Quai Branly-Jacques Chirac.

Nel novembre 2017, a Ouagadougou, il presidente francese Emmanuel Macron si era impegnato a rendere possibile la restituzione temporanea o permanente del patrimonio africano entro cinque anni. Nel marzo 2018, aveva posto le basi di questo atto di restituzione durante il ricevimento al Palazzo dell’Eliseo del presidente del Benin: “spero che potremo lavorare d’ora in poi con lei, caro presidente Talon, per una maggiore circolazione delle opere tra i nostri due Paesi”, aveva detto Macron.

Sette mesi dopo, il 23 novembre 2018, l’Eliseo aveva annunciato la restituzione di 26 opere al Benin: in particolare, sarebbero stati restituiti pezzi dell’antico regno di Danhomè, saccheggiati dal colonnello Dodds durante il sacco del palazzo di Abomey, nel 1892. L’annuncio era stato fatto il giorno in cui gli accademici Bénédicte Savoy e Felwine Sarr avevano presentato il rapporto che Emmanuel Macron aveva commissionato sull’argomento.

Per permettere questa restituzione, una legge specifica veniva votata un anno dopo dal Parlamento francese, il 17 dicembre 2020. E anche se i senatori, che volevano controllare meglio la politica di restituzione, rifiutarono di votare il testo, la restituzione di questi 26 pezzi al Benin fu concordata.

Per le autorità beninesi, queste restituzioni non segnano tuttavia la fine di un processo, ma l’inizio di una nuova storia che deve eventualmente prendere forma con altre restituzioni. José Pliya, capo della missione patrimonio e turismo della presidenza beninese, ha detto: “stiamo continuando a lavorare affinché, al di là dello sforzo iniziale di 26 pezzi, anche quelli che sono stati saccheggiati da altri soldati e quelli presi dagli amministratori coloniali siano discussi e inclusi nel progetto di restituzione. Insistiamo ancora su questa idea di restituzione”.

Il museo Quai Branly di Parigi ha organizzato, dal 26 al 31 ottobre, l’ultima esposizione dei 26 tesori reali di Abomey che la Francia oggi restituisce ufficialmente al Benin.

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