Il Kenya aprirà un consolato in Somaliland

di Enrico Casale
Somaliland

Il Kenya aprirà un consolato in Somaliland entro la fine di marzo, mentre il Somaliland eleverà lo status del suo ufficio di collegamento a Nairobi a consolato.

Lo riferiscono il capo di Stato keniano, Uhuru Kenyatta, e il presidente del Somaliland, Muse Bihi Abdi, che conclude oggi una visita di tre giorni a Nairobi. I due leader hanno inoltre convenuto che, sempre entro fine marzo, Kenya Airways volerà direttamente da Nairobi alla capitale del Somaliland, Hargeisa.

In seguito all’incontro Kenyatta-Bihi Abdi il governo della Somalia ha annunciato il taglio dei rapporti diplomatici con il Kenya, accusandola di violare la propria sovranità nazionale e l’integrità territoriale. Il ministro somalo dell’Informazione Osman Dube ha spiegato che il governo di Mogadiscio ha ordinato a tutti i suoi diplomatici in Kenya di rientrare, mentre ai diplomatici keniani in Somalia è stato ordinato di lasciare il Paese entro sette giorni. «La Somalia ha preso questa decisione dopo l’ultima palese interferenza del Kenya negli affari interni della Somalia. L’attuale leadership del Kenya ha sempre voluto creare problemi in Somalia», ha detto Dube in un discorso trasmesso in diretta televisiva.

Il ministero degli Esteri del Kenya ha detto che i colloqui tra il presidente Kenyatta e il presidente Bihi verteranno su «interessi reciproci». «Il Somaliland è un partner importante nella regione del Corno d’Africa nella lotta al terrorismo e in particolare al-Shabaab», si legge in un tweet del ministero keniano.

Il Somaliland ha dichiarato l’indipendenza dalla Somalia nel 1991 e, da quasi trent’anni, funziona come un’entità separata con una propria Costituzione, proprie istituzioni. Nonostante ciò non è mai stato ufficialmente riconosciuto né dalle Nazioni Unite, né dall’Unione africana, né da altre nazioni e non ha buone relazioni né con il governo di Mogadiscio né con quello del vicino Puntland, regione semiautonoma della Somalia.

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