Etiopia, la Cina dice no all’interferenza straniera negli affari interni etiopi

di claudia

La Cina si oppone all’interferenza straniera negli affari interni dell’Etiopia. Ad affermarlo Wang Yi, consigliere di Stato cinese e ministro degli Esteri in un colloquio telefonico avuto ieri con il vice primo ministro e ministro degli Esteri etiope, Demeke Mekonnen.

Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa cinese Xinhua, Wang ha affermato che le due parti sono “partner di cooperazione strategica globale” e hanno alle loro spalle “una tradizione nell’aiuto reciproco”. La Cina sostiene “fermamente l’Etiopia nella difesa della pace e della stabilità nazionale, esplorando attivamente un percorso di sviluppo adatto alle sue condizioni nazionali e superando la pandemia”. Secondo Wang, “le questioni interne dell’Etiopia dovrebbero essere risolte principalmente attraverso gli sforzi del governo etiope”, aggiungendo che la comunità internazionale “dovrebbe fornire supporto nel pieno rispetto della volontà dell’Etiopia e non dovrebbe imporre sanzioni unilaterali al Paese”.

Wang ha affermato che la Cina è disposta a fornire assistenza per alleviare le difficoltà umanitarie nel Tigray e ha inviato un primo lotto di aiuti alimentari.

Sulla questione della Grande diga del rinascimento etiope, Wang ha affermato che “l’unificazione delle risorse idriche transfrontaliere è sempre stata delicata e complessa, e il dialogo e la consultazione sono il modo ottimale per risolvere il problema”. La Cina spera sinceramente che Etiopia, Egitto e Sudan trovino “una soluzione vantaggiosa per loro” e per tutti attraverso i negoziati.

Mekonnen, da parte sua, ha espresso gratitudine alla Cina per “il suo prezioso sostegno e sincero aiuto nella lotta anti-pandemia dell’Etiopia”, e “ha apprezzato l’adesione della Cina alla politica di non interferenza”. Ha anche manifestato la volontà di mantenere “uno stretto scambio e coordinamento con la Cina sugli affari internazionali, difendere congiuntamente i legittimi diritti e interessi delle due parti e dei Paesi in via di sviluppo in generale e salvaguardare l’equità e la giustizia internazionali”.

Condividi

Altre letture correlate: