Etiopia – Accordo di pace tra governo e Fronte di Liberazione Oromo

di AFRICA

Il governo etiope ha firmato ieri ad Asmara un accordo di riconciliazione con il Fronte di liberazione oromo (Olf), partito di opposizione che in precedenza era stato dichiarato “gruppo terroristico”.

Si tratta di un altro passo in avanti verso la pacificazione del paese portato avanti dal premier Abiy Ahmed, il primo di etnia oromo, il quale sta portando avanti un rivoluzionario piano di riforme in ambito istituzionale, diplomatico ed economico da quando è stato eletto lo scorso aprile.

Sin dagli anni 70 i ribelli Olf avevano iniziato una battaglia per l’autodeterminazione della regione dell’Oromia, la più grande dell’Etiopia oltre che territorio d’origine del più grande gruppo etnico del paese, gli Oromo appunto.

L’Olf inizialmente faceva parte del governo di transizione messo in piedi da una coalizione di forze politche alla fine del 1991 e che portò al potere Mengistu Haile Mariam, ma poco dopo ne fuoriuscì.

Ieri l’esecutivo etiope ha firmato un’intesa con il leader dell’Olf, Dawud Ibsa, che vive in esilio nella capitale eritrea Asmara, grazie al quale cessa qualsiasi tipo di ostilità del gruppo che inizierà a intraprendere un’attività politica attraverso “mezzi pacifici”. L’Olf aveva comunque già cessato le ostilità in maniera unilaterale il mese scorso, da quando il parlamento etiope lo ha rimosso dalla lista dei gruppi terroristici in cui compariva dal 2008.

Nel frattempo il governo di Addis Abeba negli ultimi giorni ha dovuto affrontare una crisi nella Regione dei Somali. Nelle violenze, scoppiate lo scorso fine settimana nel capoluogo regionale Giggiga e in altre città della regione fra l’esercito federale e la milizia paramilitare locale di etnia somala nota come polizia Liyue, sono morte almeno 29 persone.

L’ex governatore della Regione dei somali, Abdi Mahamoud Omar detto ad Abdi Iley, lunedì ha rassegnato le dimissioni perché n contrasto con Addis Abeba e ieri è stato arrestato dall’esercito federale. È quanto riporta il sito web dell’emittente locale Estv, secondo cui la notizia è stata confermata da fonti ufficiali dell’amministrazione.

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