Egitto: Canale di Suez, la via del petrolio tra Asia ed Europa

di Valentina Milani

Prezzo del greggio in rialzo dopo lo stop al traffico marittimo nel Canale di Suez, dove passa la maggior parte del petrolio trasportato via mare, causato da una gigantesca portacontainer che si è arenata ieri a causa del maltempo. Il canale è la via di collegamento più veloce dall’Asia all’Europa, aperto 150 anni fa e da allora ampliato e modernizzato, tanto da accogliere oggi alcune delle più grandi petroliere del mondo. Circa il 12% del volume degli scambi mondiali passa per questa via di navigazione.

Quando il canale venne aperto, nel 1869, era lungo 164 chilometri e profondo otto metri: poteva ospitare navi fino a 5.000 tonnellate a una profondità di 6,7 metri, che all’epoca rappresentava il grosso della flotta mondiale, secondo l’Autorità del Canale di Suez.  Nel 1887 vennero fatti i lavori per consentire la navigazione notturna, raddoppiandone così la sua capacità.

Fu negli anni ’50 che poi il canale venne ampliato, reso più profondo e più lungo, su richiesta dalle compagnie di navigazione. Quando venne nazionalizzato dal presidente egiziano Gamal Abdel Nasser, nel 1956, era lungo 175 chilometri e profondo 14 metri, e vi potevano transitare petroliere con una capacità di 30.000 tonnellate a una profondità di 10,7 metri.

Altri grandi lavori sono poi stati eseguiti nel 2015, con il raddoppio di una parte del canale, che è arrivato a toccare una lunghezza di 193,3 chilometri e una profondità di 24 metri. Numeri che stanno a indicare che nel canale possono transitare superpetroliere con una capacità di 240.000 tonnellate, alcune delle più grandi al mondo, che arrivano fino a 20,1 metri di profondità.

Nel 2019 ogni giorno sono passate in media circa 50 navi, contro le tre del 1869, e l’Autorità del canale di Suez punta ad arrivare a 95 al giorno entro il 2023.

La maggior parte del petrolio trasportato via mare passa attraverso il Canale di Suez, che è il percorso più veloce dall’Oceano Atlantico all’Oceano Indiano, ma con pesanti pedaggi. Gran parte del carico che viaggia dal Golfo verso l’Europa occidentale è petrolio. E infatti il prezzo del petrolio è subito aumentato dopo lo stop alla navigazione causata dal blocco della nave container Ever Given. Nella direzione opposta viaggiano perlopiù navi cariche di manufatti e cereali provenienti dall’Europa e dal Nord America e diretti all’Estremo Oriente e all’Asia.

Per l’Egitto, l’Autorità del canale di Suez è una delle principali fonti di valuta forte. Nel 2020 le entrate sono state pari a 5,61 miliardi di dollari, pari al terzo fatturato annuale più alto registrato nella storia del Canale di Suez. Il record più alto di sempre è stato toccato nel 2019, con 5,8 miliardi di dollari.

(Simona Salvi)

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