Dal debito allo sviluppo, la proposta di Link al G20

di Enrico Casale
debito estero

Release G20 è un iniziativa di Link2007 volta ad affrontare con praticità e in maniera originale la questione del debito che grava sui Paesi più poveri. L’iniziativa, non a caso lanciata l’anno della presidenza italiana del G20, vuole creare un meccanismo flessibile e virtuoso per la riduzione del debito, creando pratiche di sviluppo sostenibile in un’ottica di rilancio della cooperazione internazionale. Dell’iniziativa ha riferito oggi con un lungo articolo Oltremare, magazine dell’Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo.

Link2007, associazione di coordinamento che raggruppa importanti e storiche Organizzazioni non governative italiane, ha scelto di non cavalcare lo slogan della «cancellazione del debito», ma propone un approccio che prevede una totale o parziale riduzione del debito tramite la creazione di cosiddetti Sdgs Fund, un fondo di contropartita in valuta locale finalizzato allo sviluppo sostenibile creato dal paese debitore.

L’obiettivo è ambizioso: promuovere il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite da parte dei Paesi più fragili che fronteggiano problematiche «nuove», come crisi economica causata dalla pandemia, e antiche, come il debito che grava sulla crescita economica e sullo sviluppo. Fragilità strutturali, le definisce Link2007, che sono originate da disuguaglianze e sottosviluppo. L’intenzione è quella di favorire investimenti sostenibili a medio e lungo termine in strutture e servizi resilienti, sia su iniziativa pubblica coinvolgendo la società civile, sia con incentivi per il settore privato.

In sostanza Link2007 propone la costruzione di un meccanismo dove a fronte di una ristrutturazione del debito si creerebbe un fondo con i Paesi che ridurrebbero la spesa pubblica per il servizio del debito in cambio dell’impegno a investire, nelle proprie economie, l’equivalente in valuta locale, in tempi da concordare. Una proposta che, se applicata, permetterebbe a tutti di uscire «vincitori»: il creditore, che otterrebbe maggiori garanzie a fronte di una ristrutturazione sostanziale del debito, ma anche del debitore, che vedrebbe sollevarsi di colpo il gravoso peso del debito e che impedisce di investire liberamente a causa dei doverosi accantonamenti.

Una proposta che, ha sottolineato il presidente di Link2007, Roberto Ridolfi, ad Oltremare «permette di programmare e realizzare progetti immediati in coerenza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, rafforza l’ownership dei rispettivi Paesi e l’assunzione di responsabilità nella gestione dei fondi e nello sviluppo della capacità amministrativa». E che, ha aggiunto Ridolfi, «convince più facilmente i creditori a mantenere e rafforzare i rapporti con tali Paesi».

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