Camerun, il fiume Mbil distrutto dall’attività mineraria

di claudia
acqua in africa

Le attività minerarie in corso nella regione dell’Est del Camerun stanno distruggendo il fiume Mbil, a causa dell’inquinamento legato al mercurio e ad altre sostanze chimiche. Lo denuncia la Foder (Foreste e sviluppo rurale), un’organizzazione non governativa camerunese.

“Il fiume Mbil è completamente annientato. Le acque del lavaggio dei minerali della miniera artigianale e semi-meccanizzata del sito Botait-Ndem a Batouri hanno contribuito alla sua distruzione”, denuncia l’Ong, che parla di totale devitalizzazione del corso d’acqua.

Già sito di pesca per popolazioni e di idratazione per animali e bestiame, “Mbil è solo l’ombra di se stesso”, deplora ancora il Foder. “Le specie acquatiche (pesci) che hanno fatto la reputazione di questo fiume sono tutte morte. Gli alberi si sono tutti seccati”. Secondo le testimonianze delle comunità, le società di semi-meccanizzate coinvolte nell’inquinamento del fiume Mbil sono le società Wang, Mencheng 4 e You Mining, che appartengono tutte a investitori cinesi.

“Nonostante questo disastro ambientale, continua il lavaggio della ghiaia con il mercurio nei corsi d’acqua. Allevatori e pescatori sono costretti a recarsi nel villaggio di Dira, situato a più di 3 km da Botait, per pescare e abbeverare il bestiame”, spiega il Foder in un comunicato.

L’Ong chiede un intervento urgente del ministero dell’Ambiente, della Tutela della Natura e dello Sviluppo Sostenibile e del ministero delle Miniere, dell’Industria e dello Sviluppo Tecnologico per salvaguardare il fiume Mbil. L’organizzazione suggerisce soluzioni come la fitodepurazione tramite macrofite, e il dragaggio del corso d’acqua. Sottolinea inoltre che l’attività mineraria a monte nel sito di Botait dovrebbe essere regolamentata.

L’area di Batouri è ricca di miniere di oro, la maggior parte sfruttate artigianalmente. L’intossicazione al mercurio e altre problematiche economico-sociali legate all’attività sono già state in passato oggetto di denunce. 

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