Burkina Faso: lotta a estremismo, al via due progetti del governo

di Valentina Milani
Burkina Faso

Il governo del Burkina Faso ha avviato due progetti per rafforzare la resilienza delle popolazioni e la lotta contro la radicalizzazione e l’estremismo violento nel Paese. Lo ha annunciato il ministero incaricato dell’Amministrazione territoriale tramite un comunicato.

I due piani sono chiamati “Prevenire la radicalizzazione e l’estremismo violento migliorando la resilienza delle popolazioni vulnerabili” e “Tutti insieme! Ricostruire la coesione sociale attraverso la prevenzione della radicalizzazione e la promozione del dialogo intra- e inter-comunitario e la resilienza dei pastori nelle regioni del Nord e del Sahel”.

Questi due progetti, per un costo totale di 2,6 milioni di dollari, sono attuati da Réseau Afrique Jeunesse (Raj) e dall’Union des Frères Croyants de Dori (Ufc-Dori) e dureranno tre anni.

Il primo consiste nel rafforzare la convivenza tra le popolazioni, più precisamente i giovani, le donne, gli agricoltori e gli allevatori, nelle regioni del Sahel e del Nord, promuovendo meccanismi di dialogo e di scambi socio-economici. Raggiungerà 49.000 beneficiari diretti che beneficeranno di assistenza psico-sociale e di sostegno per svolgere un’attività generatrice di reddito e più di 100.000 beneficiari indiretti.

Il secondo progetto punta a rafforzare i meccanismi endogeni di prevenzione e gestione dei conflitti e a promuovere la reintegrazione socio-economica dei giovani pastori, degli sfollati interni e delle popolazioni ospiti. Mira anche, attraverso la sensibilizzazione, a formare le forze di difesa e di sicurezza, i leader religiosi e i funzionari eletti locali.

Questi due progetti sono finanziati da una fondazione svizzera indipendente, la Global endowment for community engagement and resilience (Gecrf), che è stata creata nel 2014 con lo scopo di raccogliere, gestire e distribuire risorse per sostenere gli sforzi delle comunità locali e degli enti governativi per combattere l’estremismo violento e la radicalizzazione in tutte le sue forme, si legge nel comunicato stampa.

Come riferiscono i media locali, il ministro dell’Amministrazione territoriale, del Decentramento e della Sicurezza, il colonnello Omer Bationo, nel corso della cerimonia di presentazione dei due programmi, ha ricordato che il Burkina Faso sta vivendo una crisi di sicurezza senza precedenti che provoca perdite di vite umane e spostamenti passivi di popolazioni. Ha pertanto rammentato l’urgenza di agire per risolvere questa crisi di sicurezza, “che compromette le politiche pubbliche di sviluppo e indebolisce le relazioni sociali”.

Condividi

Altre letture correlate: