Attacco di al-Shabaab a Mogadiscio, 16 vittime

di AFRICA

I jihadisti somali di al-Shabaab ieri hanno colpito nuovamente Mogadiscio con un attacco a un edificio governativo che ha causato almeno 16 morti, tra cui una vittima eccellente: il viceministro del Lavoro e degli Affari sociali, Saqar Ibrahim Abdalla. È quanto emerge da un resoconto del sito Garowe online.

I feriti nell’incursione del commando, che è riuscito ad aprirsi la strada con l’ormai sperimentata tecnica dell’autobomba, sono stati una ventina. Gli al-Shabaab, cellula somala di al-Qaeda che vuole imporre alla Somalia una versione estrema della shari’a, la legge islamica, hanno rivendicato l’attacco mentre era ancora in corso.

Dapprima un kamikaze ha fatto esplodere un’autobomba ai cancelli del ministero del Lavoro e delle Opere pubbliche, dando il via a caos e terrore che ha permesso a un commando di quattro uomini di introdursi all’interno. Successivamente una seconda autobomba è esplosa poco dopo nelle vicinanze, dove peraltro si trova anche la sede dei servizi segreti, facendo alzare una massiccia colonna di fumo bianco.

Il viceministro Abdalla è stato ucciso nel suo ufficio al pian terreno dell’edificio, dove per ore sono rimaste intrappolate decine di persone in preda al panico. Il bilancio è di almeno 11 persone uccise, fra cui tre donne, e di quattro terroristi abbattuti dalle forze sicurezza dopo ore di scontri a fuoco. Al conteggio va aggiunto il kamikaze fattosi esplodere con la vettura. Il sito Garowe sostiene che l’attacco sarebbe stato favorito dal fatto che militari in alcune parti del Paese hanno lasciato le proprie basi per protesta contro il mancato pagamento di quattro mesi di salario.

Come ricorda l’agenzia Ansa, gli al-Shabaab, che cercano di cacciare le truppe straniere dall’ex colonia italiana, devastata una guerra civile iniziata nel 1991 e che per questo colpiscono anche nel confinante Kenya, hanno dovuto abbandonare Mogadiscio nel 2011. Ma partendo da basi create in zone rurali riescono ancora a colpire la capitale con micidiale frequenza: solo a fine febbraio, in un attacco durato quasi un giorno nei pressi dell’hotel Makka al-Mukarrama, il bilancio era stato di almeno 30 morti.

Il loro attacco più sanguinoso, anche se non rivendicato, resta comunque quello dell’ottobre 2017 portato con due camion bomba a Mogadiscio, risultato la peggiore strage terroristica mai perpetrata in Somalia, con un bilancio di 512 morti e 316 feriti.

 

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