Africa Orientale, nasce organismo regionale regolamentazione media

di Valentina Milani

La Comunità dell’Africa Orientale (Eac) ha presentato nei giorni scorsi l’East Africa Press Councils (Eapc), un organismo ombrello che riunisce le autorità di regolamentazione dei media nella regione. Lo si apprende da un comunicato dell’Eac nel quale viene specificato che l’Eapc, lanciato dal Segretario generale dell’Eac Peter Mathuki nella città settentrionale di Arusha, in Tanzania, si avvale dei consigli dei media e della stampa degli Stati membri dell’Eac per “promuovere e proteggere media liberi, indipendenti, professionali e responsabili in Africa orientale”.

Mathuki ha affermato che il processo di integrazione in Africa orientale dovrebbe essere incentrato sulle persone e guidato dal mercato, e quindi i media sono fondamentali per portare il messaggio dell’integrazione alle persone alla base, che sono gli effettivi proprietari dell’integrazione.

A suo avviso è fondamentale che “i media, in quanto parti interessate all’integrazione, comprendano appieno il processo in modo da poterlo spiegare in un linguaggio semplice per la gente comune”. Mathuki ha anche aggiunto che la responsabilizzazione dei media sulle questioni relative all’integrazione è quindi fondamentale.

Mobhare Matinyi, direttore del Tanzania Information Services e principale portavoce del governo, ha esortato i media a sfruttare le nuove tecnologie per educare e informare le persone sulle questioni chiave che li riguardano, siano esse culturali, politiche o economiche.

Matinyi ha affermato che “l’industria dei media sta subendo una trasformazione inevitabile a causa dell’impatto della tecnologia sul giornalismo professionale”, anche se ha messo in guardia dall’uso dei media digitali da parte di individui desiderosi di promuovere i propri interessi egoistici.

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