28/11/13 – Mali – Disordini a Kidal, slitta visita primo ministro

di AFRICA

 

Rimane alta la tensione nell’instabile capoluogo settentrionale di Kidal, teatro di una protesta dei sostenitori della ribellione tuareg degenerata in violenze che hanno causato alcuni feriti. Lo riferiscono fonti di stampa maliana aggiungendo che alle prime ore del giorno alcune centinaia di donne e giovani sostenuti da dirigenti del Movimento nazionale di liberazione dell’Azawad (Mnla) – che in parte controlla ancora la città – hanno cercato di invadere la pista del locale aeroporto per impedire la visita del primo ministro Oumar Tatam Ly.

La forza Onu dispiegata nel paese (Minusma) e i soldati francesi dell’operazione Serval non sono riusciti a fermare il corteo, successivamente disperso dai militati maliani che avrebbero aperto il fuoco, ferendo due donne e un uomo. Lo stato maggiore dell’esercito a Kidal ha già respinto le accuse e i tre civili gravemente feriti sono stati evacuati verso l’ospedale di Gao, altro capoluogo settentrionale. Da Bamako le autorità hanno annunciato il rinvio “a data da destinarsi” della visita di Tatam Ly, la prima a Kidal dalla sua nomina lo scorso settembre.

Sulla carta la crisi armata nel nord del Mali, durata 18 mesi, è ufficialmente conclusa ma sul terreno la situazione è ancora molto volatile. Da fine settembre a Kidal e Gao si sono verificati attacchi, rapimenti e violenze messe a segno da gruppi armati islamici oltre che da alcuni elementi più estremisti dell’Mnla.

Ieri a Bamako, la capitale, si è svolta una marcia pacifica indetta dalle organizzazioni locali della società civile proprio per rivendicare “la liberazione di Kidal” con “l’accantonamento e il disarmo immediato dei terroristi dell’Mnla” ha riferito il sito d’informazione Malijet. I manifestanti hanno chiesto al presidente Ibrahim Boubacar Keita di “porre fine al lassismo e al compiacimento nella gestione del problema di Kidal”, auspicando il pieno ritorno della pubblica amministrazione e dell’esercito “a nome della sicurezza, della sovranità e dell’integrità territoriale”. Non sono mancate critiche alla Francia per la sua “politica ambigua” nei confronti dell’Mnla.

Nella regione di Kidal al primo turno delle legislative del 24 novembre sono stati eletti due ex ribelli tuareg entrati nel Raggruppamento per il Mali (Rpm) di Keita, Hamada Ag Bibi e Mohamed Ag Intallah. Il Mali tornerà alle urne il 15 dicembre per un secondo turno: la maggioranza dei 147 seggi del parlamento non è stata assegnata. Il voto della scorsa settimana è stato pacifico ma l’affluenza è stata al minimo livello storico, attestandosi a 38,4%. – Misna

 

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