Benin – Offensiva contro i farmaci contraffatti

di Enrico Casale
farmaci

Offensiva delle autorità del Benin contro i farmaci contraffatti. Martedì 13 marzo, i sette direttori delle società responsabili della distribuzione dei farmaci nel Paese sono stati condannati dal Tribunale di Cotonou per «esposizione, detenzione in vendita, offerta in vendita o vendita di farmaci contraffatti». Oltre alle pene detentive, dovranno versare anche 100 milioni di franchi Cfa (152mila euro) allo Stato del Benin.

È la prima condanna di questo tipo nel Paese dell’Africa occidentale. Un segnale che le autorità intendono scardinare questo traffico che, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, ogni anno uccide circa centomila persone in tutto il continente africano.

L’operazione che ha portato alla condanna esemplare è scattata nel dicembre 2017 quando la polizia ha sequestrato 94 tonnellate di farmaci contraffatti in diversi magazzini. Dopo il sequestro sono subito scattate la manette nei confronti  dei responsabili della distribuzione dei medicamenti. È però riuscito a fuggire alla giustizia Atao Hinnouho il proprietario dei magazzini e principale organizzatore del traffico. Tuttora è in fuga,  mentre due suoi collaboratori, sono stati condannati martedì mattina a sei mesi di prigione. Solo il direttore di Pharmacies, Medicines and Diagnostic Investigations è stato dichiarato innocente e rilasciato. Era stato indagato per non aver saputo, alla luce della sua funzione, vigilare sul mercato e «impedire questi reati».

Il Benin è considerato, insieme alla Nigeria, il fulcro del traffico di farmaci contraffatti nell’Africa occidentale. Dopo anni di indifferenza verso il problema, oggi le autorità, spinte dal presidente Patrice Talon, hanno deciso di reagire.
(14/03/2018 Fonte: Jeune Afrique)

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