Tunisia – Il 26 novembre apre il Forum sull’apicoltura nel Mediterraneo

di Enrico Casale
api e miele

“L’Apicoltura al centro della biodiversità e della sicurezza alimentare”. Questo il titolo della VII edizione del Forum dell’Apicoltura del Mediterraneo, che si terrà a Tunisi, dal 26 al 28 novembre prossimi. Al centro del dibattito la definizione delle migliori azioni comuni da intraprendere al fine di sostenere e valorizzare le produzioni apistiche territoriali del Mediterraneo, difendere le api e l’apicoltura e salvaguardare gli ecosistemi naturali del Mediterraneo e la biodiversità delle specie vegetali.
L’evento è organizzato dall’Inat (Institut National Agronomique de Tunisie), in collaborazione con Felcos Umbria, Apimed (Federazione degli Apicoltori del Mediterraneo), Art/Undp (Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite), Dipsa (Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna) e Disafa (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’università di Torino), il ministero dell’agricoltura tunisino, l’Utap (Union tunisienne de l’agriculture et de la peche), nell’ambito del progetto, finanziato dall’Unione Europea, ”Mediterranean CooBEEration: una rete per l’apicoltura, la sicurezza alimentare e la biodiversità”, di cui FELCOS Umbria è capofila.
Al Forum di Tunisi sarà presentata la Campagna “CooBEEration”, iniziativa internazionale di sensibilizzazione e informazione che mira a modificare la percezione dell’apicoltura nell’opinione pubblica, nelle istituzioni locali, nazionali ed internazionali, negli agricoltori e negli apicoltori stessi: da una concezione di semplice attività generatrice di reddito ad una visione ben più ampia e strategica dell’apicoltura come Bene Comune Globale, indispensabile per la tutela della biodiversità e per il benessere umano. “Il principale risultato che uscirà da questo Forum è la Carta dei mieli del mediterraneo – spiega ad ANSAmed Vincenzo Panettieri, presidente della Federazione degli Apicoltori del Mediterraneo-: un testo storico che rappresenta, da un lato, il primo documento che uniforma, sotto il profilo tecnico, questo importante prodotto alimentare e costituisce, dall’altro lato, un contributo importante, di grande valore culturale, morale, sociale, per garantire la presenza delle produzioni locali sul mercato globale, esaltare il valore della dignità del lavoro contadino, e sottolineare l’efficacia del controllo territoriale da parte delle comunità locali”.
Il Forum dell’Apicoltura del Mediterraneo nasce a Foligno nel 2007 su iniziativa dell’Apau (Associazione Produttori Apistici Umbri), di Felcos Umbria e del Comune di Foligno, con il supporto di Art di Undp, in coerenza con la politica di vicinato promossa dall’Unione Europea nei confronti dei Paesi del Medio Oriente e dell’Africa che si affacciano sul Mediterraneo e con la più recente iniziativa politica dell’Unione per il Mediterraneo. “Il Mediterraneo è per tutti noi, italiani ed europei, l’orizzonte di prossimità in cui ci muoviamo, un’area in cui si giocano sfide difficili, con tensioni a volte violente e dolorose, legate al faticoso processo di costruzione della democrazia; siamo convinti che l’Europa di oggi non avrà futuro se non saprà ripartire dal Mediterraneo. In questa ottica siamo convinti che anche l’Apicoltura, uno dei saperi più antichi che da millenni accomuna i popoli del Mediterraneo, possa diventare un grande tema di lavoro comune, di costruzione di pace, di relazioni di buon vicinato e di una prosperità condivisa, diventando doppiamente Bene Comune, conclude Lucia Maddoli, di Felcos Umbria, coordinatrice internazionale del progetto Mediterranean CooBEEration.
(24/11/2015 Fonte: AnsaMed).

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