Egitto – Su Regeni segni evidenti di torture

di Enrico Casale
giulio regeni

Continuano le indagini sul caso di Giulio Regeni, il ricercatore italiano di 28 anni originario del Friuli-Venezia Giulia trovato morto il 3 febbraio a Giza, alla periferia del Cairo. L’inchiesta sulla morte di Regeni si sta svolgendo contemporaneamente sia in Egitto sia in Italia, dove se ne occupa la procura di Roma. L’Italia ha anche inviato in Egitto alcuni investigatori per collaborare con le autorità locali.
Sul corpo di Giulio Regeni, scomparso al Cairo il 25 gennaio (il giorno dell’anniversario della rivoluzione del 2011), c’erano segni di tortura. Aveva sette costole rotte, segni di scariche elettriche sui genitali e un’emorragia cerebrale, secondo i dettagli della perizia medica diffusi dalla Reuters. La sua morte, come confermato anche dalla seconda autopsia fatta in Italia, è stata causata dalla frattura di una vertebra in seguito a un colpo violento.
(16/02/2016 Fonte: Internazionale)

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