04/12/13 – Mali -Rinvenuta fossa comune, occhi puntati su Sanogo

di AFRICA

 

Una fossa comune con 21 corpi è stata rinvenuta nella notte a Diago, nei pressi del campo militare di Kati, 15 km dalla capitale. “I corpi sono già stati riesumati. Alcuni documenti d’identità ritrovati nella fossa comune indicano che molto probabilmente si tratta di berretti rossi” hanno riferito fonti del ministero della Giustizia. Sul posto le ricerche sono coordinate dal giudice Yaya Karembé, incaricato del caso dei “berretti rossi”, i soldati rimasti fedeli all’ex presidente Amadou Toumani Touré (Att), di cui un numero imprecisato era scomparso nel maggio 2012. I militari legati ad Att, la cui scomparsa era stata denunciata dalle famiglie e da difensori dei diritti umani, avevano tentato un contro golpe nei confronti di Amadou Haya Sanogo, il capitano che due mesi prima aveva preso il potere a Bamako con un colpo di stato.

Per le autorità giudiziarie maliane la scoperta fatta oggi all’alba potrebbe essere “cruciale” nell’ambito del procedimento aperto contro Sanogo, personalità molto controversa promossa al rango di generale lo scorso agosto, agli arresti da pochi giorni. Dopo essersi rifiutato per due volte di presentarsi al giudice, la scorsa settimana Sanogo è stato prelevato con la forza al suo domicilio e formalmente incriminato per omicidio, concorso in omicidio e rapimento nell’ambito di un’inchiesta sull’uccisione e la scomparsa di decine di “berretti rossi” dal campo militare di Kati.

Secondo fonti di stampa internazionale il rinvenimento della fossa comune di Diago sarebbe stata possibile sulla base delle testimonianze rilasciate da alcuni “berretti verdi” – i militari pro-Sanogo – incriminati assieme al generale golpista. Finora 15 persone tra semplici soldati e militari di alto rango sono già finite in manette, ma, secondo il sito d’informazione Malijet “altre teste cadranno tra collaborati e dirigenti del periodo di transizione”. Il colpo di stato del 22 marzo 2012 ha fatto precipitare il Mali, paese globalmente stabile, nel caos oltre a dividere cittadini, esercito e classe politica tra pro e anti-golpisti. Oggi ancora Sanogo e i suoi berretti verdi godono di un forte sostegno di una parte della popolazione. Anche in conseguenza delle numerose accuse di ong locali ed internazionali nei confronti di Sanogo e di pressioni internazionali, il presidente Ibrahim Boubacar Keita, eletto lo scorso agosto, si è impegnato a fare luce su questo periodo buio della storia recente. – Misna

 

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