Sudan: scontri intercomunitari in Darfur, morti e feriti

di Valentina Milani
ribelli del darfur

Nel Darfur (Sudan), gli scontri che si sono accesi ieri hanno ucciso almeno 10 persone. È quanto riporta l’agenzia internazionale Associated Press citando un alto funzionario della sicurezza locale.

Gli scontri nella città di Saraf Omra, nella provincia del Darfur settentrionale, hanno visto confrontarsi esponenti arabized fur contro altri dei tama a seguito di una disputa su un appezzamento di terra, ha detto ad Ap il generale Yahia Mohammed al-Nour, il massimo ufficiale di polizia della provincia.

Ha detto che oltre ai morti sono rimasti ferite almeno altre 32 persone. Le forze di sicurezza hanno arrestato un certo numero di sospetti e le autorità hanno imposto il coprifuoco nella città.
La violenza tribale nel Darfur e in altre aree del Sudan è una sfida importante per il governo di transizione che governa il paese da quando una rivolta popolare ha portato i militari a rovesciare il presidente autocratico di lunga data Omar al-Bashir nell’aprile 2019.

Gli scontri sono avvenuti due mesi dopo che la forza di mantenimento della pace congiunta Onu-Unione africana che era stata dispiegata in Darfur per un decennio ha concluso il suo mandato. Secondo le Nazioni Unite e funzionari locali, i recenti scontri tribali di gennaio nel Darfur occidentale e nel Darfur meridionale hanno provocato almeno 470 persone e hanno costretto almeno 120.000 persone, principalmente donne e bambini, ad abbandonare le proprie case per cercare rifugio in zone più sicure.

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