Sudan | Prima riunione della coalizione ‘The Call of Sudan’

di Valentina Milani

La coalizione di partiti politici e di movimenti armati denominata “La Chiamata del Sudan” (The Call of Sudan), fondata in esilio sotto l’ex regime di Omar el-Bashir, si è riunita per la prima a Khartum domenica 26 aprile, a poco più di un anno dalla caduta di al-Bashir che era arrivato al potere nel 1989 con un colpo di Stato sostenuto dagli islamisti.

“La Chiamata del Sudan” fu fondata in Etiopia nel 2014 con l’obiettivo di far cadere governo di Bashir che ha visto la propria fine l’11 aprile del 2019. I membri della coalizione si sono così incontrati con alcune importanti figure politiche sudanesi mentre il potere è ancora nelle mani del governo di transizione che, istituito nell’agosto del 2019 e guidato da Abdallah Hamdok, è stato formato grazie a un accordo di condivisione del potere tra l’esercito e le principali figure dell’opposizione.

Ad avviare l’incontro è stato il leader ribelle Minni Minawi che ha poi lasciato la parola all’ex primo ministro Sadiq Al-Mahdi del partito Ummah. Presente anche la leadership del Fronte Rivoluzionario Sudanese. Tutte figure che hanno preso pubblicamente le distanze dalle Forze per la Libertà e il Cambiamento, l’altra coalizione civile che condivide il potere con i militari dalla scorsa estate e che risulterebbe così ancora più isolata.

Una riunione quindi che potrebbe minare gli equilibri del governo di transizione che ha già dovuto fare i conti con le manifestazioni di protesta di coloro che, invece, sostengono l’ex presidente Omar al-Bashir. .

Nel frattempo pare stiano per esseri conclusi i negoziati tra il governo e le forze ribelli in Darfur, Kordofan e Blue Nile: è infatti in corso la messa a punto di un accordo per dare loro un posto nei circoli del potere a Khartum.

 

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