Sierra Leone, formazione contro migrazioni

di Enrico Casale
trattore in africa

Un programma di formazione professionale da 4,3 milioni di dollari e attuato dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Iom) sta coinvolgendo 2000 giovani giovani sierraleonesi di entrambi i sessi, con l’obiettivo di fornire loro una formazione qualificata.

La disoccupazione giovanile in Sierra Leone rappresenta un grave problema, raggiungendo una percentuale quasi del 60%, e sfocia spesso in progetti di migrazione irregolare. D’altro lato, in un’economia ancora in difficoltà dopo le devastazioni di una guerra civile durata un decennio, c’è anche una forte domanda insoddisfatta di manodopera qualificata, inclusa la riparazione e la gestione dell’agricoltura, la costruzione di strade e dei macchinari minerari.

Lo Iom sta lavorando per fare incrociare questi due bisogni che appaiono complementari ma in assenza di formazioni specifiche non possono incontrarsi.

Nel mese di marzo 200 persone sono state impegnate in un programma di formazione su trattori e livellatrici finanziato dal governo del Giappone. Fino ad ora, tale formazione è stata così scarsa in Sierra Leone che le aziende hanno dovuto importare migranti qualificati da altri paesi africani per riparare i macchinari.

L’iniziativa è nata da un incontro di due anni fa alla Tokyo International Conference on Africa’s Development, tra i rappresentanti dello Iom e i dirigenti della Sierra Tropical Sierra Leone Ltd, una consociata interamente controllata di Dole Asia Holdings e una dei leader del paese nell’agrobusiness.

Lo Iom è stato incoraggiato dai recenti investimenti dell’azienda nella coltivazione di ananas, in particolare uno stabilimento di lavorazione della frutta progettato per assumere gente del posto.

«Le conoscenze e le competenze apportate da questo programma consentiranno ai giovani di avere un lavoro retribuito che fornirà loro un reddito per sostenere se stessi e le loro famiglie – ha affermato James Bagonza, capo ufficio ad interim per lo Iom in Sierra Leone -. È positivo per i giovani acquisire le competenze necessarie ed essere impiegati nel paese, piuttosto che rischiare la vita con le migrazioni irregolari».

(Stefania Ragusa)

Il mese scorso a un evento che ha lanciato il programma Grader and Tractor dello Iom, Mohamed Orman Bangura, ministro della Gioventù della Sierra Leone, ha promesso: “Quelli di voi che seguono questa formazione hanno la certezza di ottenere un lavoro. Non c’è dubbio che con i nostri giovani che difendono agricoltura, il paese avrà anche cibo sufficiente “.

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