Settore minerario per tutti, così si attrezza l’Unione Africana

di Valentina Milani

L’Unione Africana e la repubblica di Guinea hanno firmato l’accordo che sancisce la collocazione della sede dell’African Minerals Development Center  (Amdc) in Guinea. Lo annunciato in un tweet l’Unione africana.

La missione del Centro per lo sviluppo del settore minerario in Africa  è quella di lavorare con gli Stati membri e le loro organizzazioni nazionali e regionali per promuovere il ruolo di trasformazione delle risorse minerarie nello sviluppo del continente attraverso maggiori legami economici e sociali. Un obiettivo chiave del Centro è garantire che gli interessi e le preoccupazioni dell’Africa in questo redditizio settore siano adeguatamente articolati e interiorizzati in tutto il continente, a beneficio e prosperità di tutti.

Lo statuto dell’Amdc è stato adottato nel 2016 e nel 2019 ha raccolto la sua ultima firma d’adesione. La creazione del centro è stata sostenuta da Programma per lo sviluppo delle Nazioni Unite (Undp), insieme ai partner, per aiutare i Paesi a utilizzare al meglio i ricavi minerari per lo sviluppo sostenibile.

Finora con sede ad Addis Abeba (la sede dell’Unione africana in Etiopia), l’African Minerals Development Center è co-sponsorizzato dalla Commissione economica per l’Africa (Uneca), dalla Commissione dell’Unione africana (Auc) e dalla Banca africana per lo sviluppo (Afdb).

Il centro deve aiutare ad attuare l’African Mining Vision, che mira a garantire che le risorse minerarie africane possano sostenere la crescita e lo sviluppo economici, traducendo questa visione in soluzioni pratiche per ridurre la povertà e coinvolgere le persone nello sviluppo.

I settori minerario, petrolifero e del gas in Africa sono fiorenti, grazie agli alti prezzi delle materie prime e alle migliori tecnologie di esplorazione che hanno portato a scoperte importanti. Diciannove paesi su 46 dell’Africa sub-sahariana hanno importanti riserve di idrocarburi, petrolio, gas, carbone o minerali e 13 paesi stanno esplorando riserve aggiuntive.

Il settore estrattivo dovrebbe svolgere un ruolo importante per lo sviluppo in molti paesi africani, innescando la crescita in settori e industrie economici nuovi e dinamici, nonché investimenti in posti di lavoro, infrastrutture e servizi sociali di base. Troppo spesso però, i proventi delle attività sono soprattutto diretti verso le società e grandi potenze investitrici e verso un piccolo gruppo di privilegiati locali. Non mancano in Africa esempi di gestione scandalosa dell’estrazione mineraria, a discapito delle popolazioni.

Inoltre, i Paesi dotati di abbondanti risorse minerarie devono affrontare una serie di sfide, come la partecipazione limitata di gruppi emarginati come donne, minoranze e giovani nei settori estrattivi, conflitti per la terra e le risorse, il degrado ambientale e la creazione di economie ad alta intensità di capitale che falliscono creare posti di lavoro e vantaggi per le comunità locali.

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