Niger, storica risoluzione Onu: scuole e bambini fuori dai conflitti

di claudia

Una risoluzione definita “storica” dai media nigerini, che condanna fermamente gli attacchi contro scuole, bambini e insegnanti e intima i belligeranti a tutelare immediatamente il diritto all’istruzione, promossa dal Niger con sostegno della Norvegia, è stata adottata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. È la prima risoluzione delle Nazioni Unite a concentrarsi esplicitamente sul legame tra istruzione, pace e sicurezza.

Nella risoluzione 2601 (2021), adottata venerdì a New York ma di cui danno spazio oggi i media nigerini, i delegati hanno sottolineato “il ruolo inestimabile che l’educazione svolge per gli individui e la società, anche come spazi sicuri che salvano vite”. Hanno anche notato che “fornire, proteggere e facilitare il proseguimento dell’istruzione durante i conflitti armati dovrebbe rimanere una priorità assoluta per la comunità internazionale”.

Come riportato in una dichiarazione rilasciata dopo il voto, il Consiglio ha anche esortato i Paesi a sviluppare quadri giuridici nazionali per garantire il rispetto dei loro obblighi legali internazionali pertinenti, comprese misure globali per prevenire attacchi a scuole, bambini, insegnanti e altri civili colpiti. Tra gli elementi del testo, i membri hanno chiesto l’istituzione di strategie e di meccanismi di coordinamento per lo scambio di informazioni sulla protezione delle scuole e dell’istruzione, anche tra gli Stati, l’Ufficio del Rappresentante speciale del Segretario generale per l’infanzia e i conflitti armati, e missioni politiche e di mantenimento della pace delle Nazioni Unite.

Negli ultimi anni la questione dell’istruzione nelle situazioni di conflitto ha acquisito importanza nel Consiglio di sicurezza e più in generale all’Onu, poiché si sono moltiplicati in tutto il mondo gli attacchi devastanti alle scuole e ai civili colpiti. Secondo i dati delle Nazioni Unite, infatti, negli ultimi cinque anni più di 22mila studenti, insegnanti e accademici sono stati feriti, uccisi o feriti in attacchi all’istruzione durante conflitti armati o insicurezza. Anche le relazioni annuali 2020 e 2021 del Segretario generale su bambini e conflitti armati hanno evidenziato l’aumento degli attacchi alle scuole.

Il 10 settembre 2020, la delegazione del Niger ha convocato un dibattito pubblico del Consiglio di sicurezza sugli attacchi alle scuole, in cui i membri hanno adottato una dichiarazione presidenziale che riafferma il diritto all’istruzione e il suo contributo alla pace e alla sicurezza. Ha anche invitato i Paesi ad agire per prevenire attacchi e minacce di attacchi alle scuole.

Il rappresentante della Norvegia, uno dei suoi co-facilitatori della risoluzione,  ha affermato che “il testo aiuterà il Consiglio a far sentire la sua voce contro la crescente interruzione dell’istruzione in tempi di conflitto. Ha notato che scuole, insegnanti o studenti sono stati attaccati in 93 paesi tra il 2014 e il 2019.

Il delegato del Niger ha aggiunto che “più di 75 milioni di bambini nel mondo hanno visto la loro istruzione interrotta dal conflitto, mentre gli attacchi alle scuole e alle infrastrutture educative sono aumentati in modo allarmante”. 

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