Marocco, presidente di turno del Cps dell’Unione africana

di Valentina Milani

Da sabato scorso e per un mese la presidenza del Consiglio per la pace e la sicurezza (Cps) dell’Unione africana (Ua) spetta al Marocco. In un comunicato, il ministero degli Esteri marocchino scrive che la presidenza marocchina del Cps si inserisce nella continuità degli impegni del Regno per un’Africa pacifica, stabile e prospera e costituisce una consacrazione degli sforzi della diplomazia marocchina a livello di Continente africano, sotto la guida del re Mohammed VI, a favore della pace, della sicurezza e della stabilità in Africa.

“In un approccio innovativo volto a tracciare i contorni di una nuova strategia per l’Organizzazione panafricana, al fine di affrontare le sfide legate alla pace e alla sicurezza, il Regno del Marocco mira a generare risposte collettive a diversi temi globali e regionali”, si legge. Il terrorismo, i bambini soldato, i cambiamenti climatici, la sicurezza alimentare, la situazione nel Sahel e nella Repubblica Centrafricana saranno tutti temi all’ordine del giorno di numerosi incontri a livello di ministri, ambasciatori ed esperti.

La presidenza marocchina – dichiara il ministero – sta inoltre pianificando diverse riunioni statutarie, in particolare quelle che coinvolgono il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, nonché l’esame dei rapporti, compresi quelli sullo stato della pace in Africa e l’attuazione della Master Roadmap dell’Ua per mettere a tacere il armi in Africa.

Il Marocco ospiterà, durante la sua presidenza del Cps dell’Ua, una conferenza politica, a Tangeri, dal 25 al 27 ottobre, sul tema “La promozione del nesso di pace, sicurezza e sviluppo, prospettiva di integrazione regionale”, in collaborazione con il Dipartimento per gli affari politici, la pace e la sicurezza dell’Unione africana.

La presidenza marocchina sarà inoltre caratterizzata dall’organizzazione di due incontri ministeriali dedicati ai seguenti temi: “Sviluppo e deradicalizzazione come leve per combattere il terrorismo e l’estremismo violento” e “Cambiamenti climatici, pace e sicurezza: rafforzamento della resilienza e adattamento per la sicurezza alimentare negli Stati insulari africani”.

Dal suo ritorno nell’Unione Africana nel gennaio 2017, il Marocco ha prestato servizio nel Cps come membro per un mandato di due anni (dal 2018 al 2020). 

Condividi

Altre letture correlate: