Centrafrica: inondazioni, 80mila sfollati da giugno

di Valentina Milani

Secondo il dipartimento delle Nazioni Unite che coordina gli affari umanitari (Ocha), da giugno più di 80.000 persone sono state colpite dalle inondazioni in Centrafrica e la stagione delle piogge non è ancora finita.

La complessa situazione nel nord del Paese, un’area di difficile accesso, ha portato le agenzie umanitarie ad attingere alle proprie scorte per fornire aiuti alimentari e kit di depurazione, in particolare nella zona di Bangui. Secondo Ocha, quasi 40.000 persone sono ancora in attesa, mentre la stagione delle piogge durerà fino a ottobre.

“Siamo preoccupati, ma anche preparati perché i partner umanitari sono disposti a rimanere con la popolazione e a sostenere gli sforzi del governo, che è ben consapevole dei bisogni della popolazione, che sono enormi”, ha spiegato a Radio France Internationale (Rfi) Vedaste Kalima, responsabile dell’ufficio Ocha in Centrafrica. “Ci sono anche molte aree inaccessibili, soprattutto nella parte settentrionale del Paese e in particolare nella prefettura di Vakaga, dove abbiamo registrato un gran numero di persone colpite dalle ultime piogge”, ha aggiunto.

Ma il funzionario delle Nazioni Unite teme che la situazione possa solo peggiorare. “Le previsioni meteorologiche stimano che i danni saranno ancora più ingenti entro la fine di ottobre”.

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