L’Africa al primo posto al mondo per insicurezza idrica

di claudia
acqua

Secondo un recente rapporto, l’Africa subsahariana è la regione più colpita al mondo dall’insicurezza idrica. Una ricorrente mancanza di acqua colpisce in particolare alcuni Paesi come Camerun, Zambia, Kenya ed Etiopia con ripercussioni maggiori sulle popolazioni che abitano le zone rurali.

di Andrea Spinelli Barrile

L’Africa subsahariana è la regione più colpita al mondo dall’insicurezza idrica, davanti a nord Africa, America Latina e Asia. Lo riporta uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet e che si basa su un’ampia indagine condotta nel 2020 e nel 2021 su un campione rappresentativo di 45.555 persone di età superiore ai 15 anni in 31 paesi a basso e medio reddito in quattro regioni del mondo: Africa subsahariana (21 paesi), Nord Africa (4 paesi), America Latina (3 paesi) e Asia (3 paesi).

In ognuno di questi paesi, è stato chiesto ad almeno 1000 persone che vivono nelle città, nelle periferie degli agglomerati urbani e nelle campagne di presentare le loro esperienze individuali di insicurezza idrica nell’ultimo anno: l’indagine rivela che l’Africa sub-sahariana ha il più alto tasso medio di insicurezza idrica. In questa regione, il 36,1% degli intervistati ha dichiarato di aver affrontato una ricorrente mancanza d’acqua nei dodici mesi precedenti l’indagine.

La prevalenza dell’insicurezza idrica è particolarmente elevata in Camerun (63,9%), Zambia (48,1%), Kenya (46,6%) ed Etiopia (45%). Mauritius e altri paesi dell’Africa occidentale, come Costa d’Avorio, Senegal e Mali, tuttavia mostrano tassi ben al di sotto della media regionale (meno del 23%).

Con un tasso medio del 24,8%, il nord Africa è la seconda regione al mondo con la più alta prevalenza di insicurezza idrica. In questa regione esistono anche disparità tra paesi: 28,9% in Algeria e 27,2% in Egitto contro solo il 14% in Marocco.

Il rapporto sottolinea inoltre che gli uomini sono generalmente leggermente più esposti all’insicurezza idrica rispetto alle donne nell’Africa sub-sahariana (36,9% contro 35,2%) mentre in nord Africa sono le donne a soffrire più degli uomini della mancanza di accesso all’acqua (28,1% contro 21,7%).

In generale, le persone a basso reddito e quelle che vivono nelle periferie urbane o nelle campagne risentono maggiormente della mancanza d’acqua rispetto agli abitanti delle città e alle persone appartenenti alle classi sociali più alte. In quindici paesi dell’Africa sub-sahariana, le famiglie urbane ad alto reddito avevano tre volte più probabilità di avere accesso a fonti idriche sicure rispetto alle famiglie urbane a basso reddito. 

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