La storia di Dieudonné Nzapalainga, il cardinale della pace

di claudia
Dieudonne-Nzapalainga

E’ in uscita in questi giorni nelle librerie “La mia lotta per la pace. A mani nude contro la guerra in Centrafrica ” (Libreria editrice vaticana (Lev), prefazione di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio), opera in cui Dieudonné Nzapalainga, arcivescovo di Bangui, capitale del Centrafrica, considerato una delle figure più importanti della Chiesa cattolica oggi in Africa, ha raccontato la propria storia di vita e di impegno. Su invito di Libreria editrice vaticana, il cardinale sarà in Italia a maggio per alcuni incontri-testimonianza in diverse città italiane in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio e altre realtà ecclesiali e culturali.

Dieudonné Nzapalainga è nato nel 1967, figlio di una coppia mista (padre cattolico, madre protestante), dopo l’ordinazione sacerdotale nel 1998 ha proseguito gli studi al prestigioso Centre Sévres dei gesuiti di Parigi. Ha lavorato come sacerdote a Marsiglia e come superiore del proprio istituto in Centrafrica. Nel 2012 Benedetto XVI lo ha nominato arcivescovo di Bangui. Attualmente è il cardinale più giovane al mondo, chiamato a questa carica da Papa Francesco nel 2016.

Il cardinale è impegnato in prima persona nella difficile situazione del suo Paese e nella promozione della giustizia sociale. Insieme con i responsabili della chiesa evangelica e della comunità islamica, è in prima fila nel processo di riconciliazione e pacificazione del Paese dilaniato dalla guerra civile. Per la sua azione il quotidiano francese Le Monde l’ha definito «uno dei tre saggi di Bangui» insieme all’imam Oumar Bobine Layama, presidente del Consiglio islamico superiore del Paese, e a Nicolas Guérékpyaméné-Gbangou, leader dell’Alleanza evangelica del Centrafrica, co-fondatori della Piattaforma interreligiosa per la pace in Centrafrica, che ha ottenuto il Premio per i diritti umani delle Nazioni Unite nel 2015.

Il libro presenta le tappe principali della biografia di questo uomo di dialogo e di riconciliazione, ricostruisce le vicende della guerra civile del Centrafrica, spiega le ragioni dell’impegno interreligioso per la pace, racconta i retroscena dello storico viaggio di Papa Francesco in Centrafrica per l’inizio del Giubileo della misericordia nel 2015. “La mia lotta per la pace è la dimostrazione che nei conflitti armati e nelle guerre che insanguinano il mondo le religioni non sono il problema bensì sono parte della soluzione.

A motivo del suo impegno per la pace, il cardinale Nzapalainga ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali: l’Aachener Friedenspreis ad Aquisgrana in Germania, il Premio Vieira de Mello a Ginevra, l’Eliasson Global Leadership Award a Città del Messico e il Premio Mundo Negro a la Fraternidad a Madrid.

Il tour in Italia

Su invito di Libreria editrice vaticana, il cardinal Nzapalainga sarà in Italia a maggio per alcuni incontri-testimonianza in diverse città italiane in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio e altre realtà ecclesiali e culturali. Nella locandina il programma con info e orari.

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