Sudan, ong e attivisti chiedono agli Usa sanzioni contro il governo

di claudia

Un gruppo eterogeneo di 108 organizzazioni internazionali e specialmente sudanesi, nonché figure attive nella difesa dei diritti umani, hanno indirizzato una lettera aperta alla Casa Bianca, chiedendo che l’amministrazione statunitense imponga sanzioni mirate al capo del Consiglio sovrano, il generale Abdelfattah El Burhan e il vice capo Mohamed Dagalo ‘Hemeti’ per il loro coinvolgimento in gravi violazioni dei diritti umani in seguito al colpo di stato militare del 25 ottobre scorso.

Nella missiva indirizzata al presidente degli Stati Uniti Joe Biden, su proposta dell’ong Sudan Unlimited, dell’ex ministro degli Esteri Ibrahim Taha Ayoub e del ricercatore sudanese Eric Reeves, si chiede la fine dell’impunità per le massicce violazioni dei diritti umani in Sudan.

“Le gravi violazioni dei diritti umani legate a Burhan e Hemeti violano la Carta internazionale dei diritti umani e la Carta dei diritti e delle libertà incluse nella Dichiarazione costituzionale del Sudan del 2019″. L’appello indica Burhan e Hemeti come personaggi “legati a una lunga lista di gravi violazioni dei diritti umani” e sottolinea che il colpo di stato e lo stato di emergenza violano il diritto e la volontà del popolo sudanese.

“È di vitale importanza che la vostra amministrazione non accetti il ​​colpo di Stato come il nuovo status quo in Sudan – si legge nella lettera -. Il popolo sudanese ha coraggiosamente stabilito un nuovo paradigma di libertà, pace e giustizia che deve essere rispettato e sostenuto”.

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