Gli elefanti ciadiani sono a rischio di estinzione

di claudia
elefanti

L’organizzazione Sos eléphants du Tchad ha denunciato pubblicamente la ripresa del bracconaggio di elefanti nel Paese centrafricano, invitando le autorità ad adottare “misure ferme” per prevenire queste pratiche. Lo si apprende da un comunicato stampa ufficiale.

Diversi elefanti sono stati uccisi all’inizio di aprile dai bracconieri nella zona di Beinamar, nel dipartimento di Dodjé, nel Logone Occidentale e secondo alwihdainfo le loro zanne sono state strappate e le loro teste tagliate. Le indagini svolte sul campo suggeriscono che si tratti di una banda di motociclisti armati. Il bracconaggio era in declino da circa 10 anni, da quando il defunto presidente Idriss Déby ha adottato misure molto severe per proteggere gli ultimi elefanti del Ciad dal 2008.

La situazione è peggiorata negli ultimi anni e gli elefanti sono oggi in pericolo: ne sono rimasti meno di 1.500 esemplari, mentre 30 anni fa erano diverse decine di migliaia. Tuttavia, alcune popolazioni di elefanti sono trascurate dallo Stato ciadiano perché non si trovano in aree protette, come gli elefanti del fiume Chari. Questi branchi non hanno una sicurezza adeguata e i loro habitat vengono gradualmente distrutti, il che aumenta i conflitti uomo/elefante e esacerba le tensioni della comunità, senza alcuna soluzione in vista per salvare questi branchi dalla perdita del loro habitat.

La maggior parte dei circa 1.500 elefanti elencati dall’associazione vive in riserve protette ma vengono cacciati di frodo. 

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