Etiopia, Tplf termina il ritiro da Afar ma continua il blocco in Tigray

di AFRICA
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I combattenti del Fronte popolare di liberazione del Tigray (Tplf) hanno completato il ritiro dalla vicina regione Afar, nel nord dell’Etiopia, ma “il blocco degli aiuti continua” nel Tigray. Lo ha scritto su Twitter il portavoce del Tplf, Getachew Reda, che già lunedì scorso aveva detto all’agenzia Reuters che le forze si stavano ritirando per facilitare l’arrivo degli aiuti umanitari.

“Un messaggio per la comunità internazionale e tutti gli interessati: per la cronaca, non ci sono forze del Tigray, letteralmente nessuna, rimasta ad Afar. Le autorità di Addis Abeba lo sanno”, ha scritto Getachew, aggiungendo: “Inutile dire che il blocco della regione continua”.

Contattato dalla Bbc, il capo dell’Ufficio per la pace e la sicurezza del governo regionale Afar, Ibrahim Hamed Mohammed, ha precisato che le forze del Tplf hanno lasciato gran parte della regione, ma sarebbero ancora presenti in alcune zone: “Non se ne sono andati del tutto. C’è un piccolo esercito nei distretti di Araju e Hida, nel distretto di Magal. Si trovano ancora a una profondità di 15 km dal nostro confine”.

La guerra scoppiata nel novembre 2020 tra il Tplf e il governo di Addis Abeba nel Tigray si è estesa la scorsa estate alle vicine regioni Afar e Amhara, causando migliaia di morti e milioni di sfollati. Il mese scorso il governo etiopico ha annunciato una tregua umanitaria unilaterale per consentire la consegna degli aiuti nel Tigray dove, stando ai dati diffusi dall’Onu lo scorso gennaio, quasi il 40 per cento della popolazione soffre di una “carenza estrema di cibo”. All’indomani della decisione di Addis Abeba, anche il Tplf ha annunciato la cessazione delle ostilità per favorire l’arrivo degli aiuti.

Stando ai dati forniti dal Programma alimentare mondiale (Pam), dall’annuncio della tregua sono giunti nel Tigray 144 camion carichi ai aiuti, ma secondo l’Onu ne servirebbero 100 al giorno per rispondere ai bisogni umanitari della regione. Complessivamente, sono oltre 9 milioni le persone che hanno bisogno di assistenza nelle regioni Tigray, Afar e Amhara.

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