Etiopia, l’Uganda non ospiterà elementi contrari alla pace

di Valentina Milani
Le Nazioni Unite hanno chiesto un cessate-il-fuoco temporaneo immediato in Etiopia dopo più di due settimane di combattimenti tra le forze armate federali e le forze regionali nel Tigray

L’Uganda non ospiterà “elementi contrari alla pace in Etiopia” poiché non intende rovinare le sue relazioni fraterne e amichevoli con Addis Abeba. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa dell’Uganda, Vincent Ssempijja, a margine di un incontro con l’ambasciatore dell’Etiopia in Uganda, Alemtshay Meseret.

Il ministro della Difesa ha affermato che l’Uganda apprezza “i rapporti fraterni e amichevoli con l’Etiopia” e ha anche ricordato le “lodevoli relazioni” tra i due Paesi che, in passato, hanno posto le basi nei valori condivisi del panafricanismo.

L’ambasciatrice Alemtshay da parte sua ha ricordato la cooperazione tra i due Paesi nella lotta all’estremismo e al terrorismo in Somalia e Sud Sudan, sottolineando la disponibilità di Addis Abeba “a mantenere e rafforzare lo spirito di tale cooperazione”. Ha inoltre informato il ministro ugandese sulle misure di consolidamento della pace adottate dal governo etiope e sulla tregua umanitaria che ha facilitato il flusso di aiuti umanitari nella regione del Tigray. Tuttavia, a suo parere, il Tplf (Fronte popolare di liberazione del Tigray) “si sta preparando per lanciare un altro round di combattimenti”, mettendo in forse “tutti i passi incoraggianti compiuti verso la pace”.

L’Uganda però non si è detta disponibile a sostenere il Tplf né ad accoglierne i membri. 

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