Etiopia, i segni della carestia

di claudia
etiopia carestia

Il corpo scheletrico di un uomo che fatica a restare in piedi. Siamo al confine fra Etiopia e Kenya, la cui popolazione è stremata dalla mancanza di acqua e cibo a causa della latitanza delle piogge. I più giovani hanno lasciato il villaggio, che appare semideserto, per cercare aiuti. L’anno scorso ben venti milioni di persone hanno dovuto abbandonare le loro case per fuggire un evento meteo estremo: il 95% proveniva da Paesi a basso reddito. Il numero di persone costrette a migrare a causa del clima è superiore a quello delle vittime di guerre e persecuzioni, ma la Convenzione di Ginevra del 1951 sui rifugiati non contempla i “rifugiati climatici”. – Foto di Alessandro Grassani tratta dalla mostra fotografica Terra Madre disponibile per esposizioni in tutta Italia. Info sul noleggio https://www.africarivista.it/terramadre/198112/

Alluvioni, siccità, cicloni, invasioni di cavallette: in Africa si moltiplicano i disastri naturali e milioni di persone subiscono gli effetti devastanti di fenomeni meteo avversi, sempre più intensi e frequenti, che si accaniscono su luoghi già fragili come il Sahel e il Corno d’Africa, da dove originano migrazioni e instabilità. Il continente africano paga il prezzo più alto per i cambiamenti climatici. Vittime predestinate sono le popolazioni più povere e vulnerabili… quelle che paradossalmente contribuiscono meno alle emissioni di gas nocivi nell’atmosfera

La mostra Terra Madre racconta la sfida della sostenibilità ambientale in Africa attraverso 40 immagini realizzate da grandi fotografi. l loro scatti sono uno sguardo corale sulle urgenze più impellenti per l’umanità viste dal continente più fragile, resiliente e vitale.



Condividi

Altre letture correlate: