Ebola, no al pellegrinaggio alla Mecca per i congolesi

di Enrico Casale
la qaba

Ai pellegrini musulmani congolesi sarà vietato l’accesso ai luoghi santi dell’Islam. Le autorità dell’Arabia Saudita hanno negato loro il visto di entrata per timore che possano portare l’ebola nel Paese. Il ministero degli Affari Esteri saudita ha annunciato di aver sospeso l’emissione di visti ai cittadini della Rd Congo che stavano intraprendendo il pellegrinaggio annuale, l’hajj. «La concessione di visti per le persone che entrano dalla Rd Congo è stata interrotta, per preservare il benessere dei pellegrini», recita la dichiarazione del ministero.

A metà luglio, l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato l’ebola «un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale». L’epidemia è limitata alle province dell’Est del Paese. In questa zona le autorità sanitarie hanno messo in campo tutti gli sforzi necessari a contenere la diffusione del virus anche se non sempre è stato possibile portare aiuti alle popolazioni a causa dell’instabilità politica e militare.

L’imam Djuma Twaha, un leader musulmano congolese, ha rivelato al sito www.africanews.com, che 410 potenziali pellegrini erano in lista per il pellegrinaggio. «Nella Rd Congo – ha detto – ci sono persone che si stanno preparando da anni, a volte 10 anni, per mettere insieme i 4.250 dollari necessari per compiere il viaggio alla Mecca che è il quinto pilastro dell’Islam». Tutti i riti del pellegrinaggio sono basati nella città santa della Mecca e nelle città circostanti. La maggior parte sono intorno alla Ka’bah – la Casa di Dio. Il luogo è solitamente affollato di persone da tutto il mondo.

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