“Commercio non equo a danno dei Paesi in via di sviluppo”

di claudia
macky sall

di Céline Camoin

Da Ginevra, in Svizzera, il capo di Stato senegalese Macky Sall ha denunciato il commercio globale ineguale a danno dei Paesi in via di sviluppo. “Il commercio non può essere sostenibile quando chi ha di più guadagna sempre di più e chi ha di meno perde sempre di più”, ha insistito il capo dello Stato.

“Per noi, Paesi in via di sviluppo, la questione del commercio globale tra attori dotati di diverse forze si pone soprattutto in termini di equità, giustizia e rispetto del diritto internazionale”, ha dichiarato Macky Sall. “Questo commercio li impoverisce e contribuisce a movimenti scarsamente controllati delle popolazioni, compresi i flussi migratori illegali”, ha osservato il presidente Sall.

Lo statista ha preso parte alla conferenza presidenziale dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc), apertasi ieri a Ginevra. Questo incontro ad alto livello si concentra sul tema: “Per un commercio globale inclusivo e sostenibile”.

“Il commercio non può essere sostenibile quando la libera circolazione delle persone, dei beni e dei servizi, che dovrebbe essere regolata dalle virtù della legge del mercato, è distorta dalla legge del più forte”, ha detto il presidente uscente. “Il commercio non può essere sostenibile quando, attraverso la guerra commerciale, le misure nazionali con effetti extraterritoriali danneggiano terzi”, ha insistito.

Secondo lui, “il commercio non può essere sostenibile quando i sussidi agricoli abusivi violano le regole della concorrenza leale a danno di milioni di piccoli produttori”.

Nel settore dell’ambiente, Sall ha denunciato un commercio che non può essere sostenibile quando i Paesi sviluppati, i principali inquinatori, continuano a utilizzare il carbone e vietano il finanziamento all’estero delle fonti energetiche fossili, compreso il gas, che è molto meno inquinante del carbone .

“Non è né giusto né equo”, si è rammaricato il capo di Stato senegalese, il quale ritiene che il commercio globale inclusivo “richieda un sistema di risoluzione delle controversie operativo, trasparente e accessibile a tutti i membri dell’Omc”.

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