Coltivare il futuro ai margini del deserto

di claudia

Venerdì 21 aprile dalle ore 18 al Centro Internazionale di Quartiere di Milano, in via Fabio Massimo 19 (fermata metro Porto di Mare) sarà possibile incontrare l’attivista keniota Joseph Lentunyoi, l’anima e il volto di LPC, un ente che da anni promuove un approccio agroecologico alla transizione climatica, combattendo la deforestazione e l’erosione di suolo del Kenya. Durante l’evento sarà presentata anche la nuova guida turistica sul contesto di Laikipia realizzata in collaborazione con Altreconomia.

Joseph Lentunyoi, attivista keniota per un approccio olistico ai problemi ambientali e sociali, sarà presente a Milano il prossimo 22 aprile all’interno di un programma di scambio organizzato da IPSIA e Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Scienze per gli Alimenti la Nutrizione, l’Ambiente all’interno del progetto Coltivare il futuro, realizzato con il contributo della Cooperazione Italiana.

Nato nella contea di Laikipia, in un villaggio di etnia masai, Joseph ha incontrato la permacultura nel 2007 in Tanzania grazie a Geoff Lawton, con cui ha completato i propri studi e ha svolto un tirocinio negli anni seguenti in Australia. Ha partecipato, anche in qualità di docente, a successivi seminari di permacultura in Est Africa e negli Stati Uniti. Nel 2010 è tra i fondatori del Permaculture Research Institute of Kenya, e nel 2014 torna a focalizzarsi specificamente sul proprio territorio di origine, dove da vita al Laikipia Permaculture Centre.

Joseph è l’anima e il volto di LPC, un ente che da anni promuove un approccio agroecologico alla transizione climatica, combattendo la deforestazione e l’erosione di suolo della regione. Già prima della collaborazione con IPSIA, Joseph e LPC avevano dato vita a un centro di sperimentazione permaculturale a mezz’ora di strada da Nanyuki, nel villaggio di Jua Kali, con spazi di vivaio, strutture per la ricettività turistica e le formazioni, un ristorante. Da qui collaboravano con diversi gruppi di donne masai della zona, coinvolgendole in progetti di valorizzazione dei prodotti locali: dall’aloe al miele, dal turismo all’orticoltura.

Emblema dell’approccio di LPC è la valorizzazione di un cactus invasivo, l’opuntia, che è trasformata da problema in risorsa per le comunità: dai frutti si ricavano succhi e marmellate vendute sul mercato locale (e si sta testando la fermentazione di vino), i semi sono pressati per ricavarne olio, e di recente si è iniziato a macerare la parte verde del cactus nei biodigestori per ricavarne gas per le cucine comuni delle comunità, completando il ciclo virtuoso di contenimento della pianta, dannosa per le mandrie e il suolo.

Grazie alla collaborazione con IPSIA e gli altri partner del progetto Coltivare il futuro (Celim, Cap Holding e l’Università di Milano), LPC ha potuto coinvolgere nuovi gruppi nelle proprie attività, sperimentare nuove soluzioni tecnologiche, guadagnare credibilità a livello istituzionale, per raccogliere nuove sfide dal contesto. Una collaborazione destinata a proseguire nei prossimi anni, con l’ambizione di lavorare anche sulla rigenerazione dei pascoli e la diffusione dei biodigestori a livello domestico.

Per conoscere di persona Joseph ci sarà un momento di confronto aperto venerdì 21 aprile alle ore 18 al Centro Internazionale di Quartiere di Milano, in via Fabio Massimo 19 (fermata metro Porto di Mare). Durante l’evento sarà presentata anche la nuova guida turistica sul contesto di Laikipia realizzata in collaborazione con Altreconomia.

Nel frattempo potete seguire il racconto di Joseph e delle donne delle comunità coinvolte nel progetto attraverso il video realizzato da Germana Costanza Lavagna, visualizzabile sul canale youtube di IPSIA.

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